Rispetto al mese precedente, ad aprile 2014 si rileva una crescita per le esportazioni (+0,4%) e una flessione per le importazioni (-0,6%). Lo rileva l’Istat.
L’aumento congiunturale dell’export è trainato dalle vendite verso i mercati Ue (+0,9%) mentre quelli extra Ue registrano una lieve flessione (-0,2%). L’espansione sui mercati esteri è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di prodotti, con l’eccezione dei beni strumentali (-1,5%). Il calo congiunturale dell’import riflette la flessione degli acquisti dai paesi Ue (-1,4%). Rilevante il calo per i prodotti intermedi (-3,5%) e i beni di consumo durevoli (-2,7%), mentre è in crescita l’import di prodotti energetici (+3,4%).
Nel trimestre febbraio-aprile 2014, la riduzione congiunturale dell’export (-0,7%) è determinata dall’area extra Ue (-1,9%). Le vendite verso l’area Ue risultano invece in contenuta espansione (+0,3%).
La flessione dell’import (-1,5%) è più ampia per gli acquisti dall’area extra Ue (-2,5%). Per entrambi i flussi l’energia gioca un ruolo negativo: al netto dei prodotti energetici l’export è stazionario e l’import aumenta dell’1,1%. Ad aprile 2014, la crescita tendenziale dell’export (+2,0%) riflette un’espansione analoga dei volumi (+1,9%) ed è da ascrivere al rilevante incremento delle vendite verso l’area Ue (+5,0%). La flessione tendenziale delle importazioni (-2,9%) riguarda sia l’area extra Ue (-3,4%) sia, in misura minore, l’area Ue (-2,6%).
Ad aprile 2014 il saldo commerciale è positivo (+3,5 miliardi) e in ampio miglioramento rispetto ad aprile 2013 (+2,0 miliardi). Si registra un avanzo sia con i paesi Ue (+1.851 milioni) sia con quelli extra Ue (+1.654 milioni). La bilancia commerciale al netto dei prodotti energetici è attiva per 7,0 miliardi.