
Secondo uno studio realizzato da Euler Hermes, leader mondiale dell’assicurazione crediti del gruppo Allianz, saranno molte le startup nate in occasione di Expo 2015 che andranno incontro a difficoltà economiche nei prossimi anni.
In particolare, almeno 1.000 delle 10.000 nuove aziende falliranno entro il 2018, con un picco negativo previsto per il 2017. Il settore maggiormente esposto al rischio crack è quello edile.
Gli analisti di Euler Hermes sottolineano come le insolvenze delle imprese dovrebbero proseguire nel trend calante avviato nel 2015 (dopo 7 anni di continua crescita), con -8% nel 2016, -10% nel 2017 e -8% nel 2018.
Tuttavia esiste il rischio che la diminuzione delle attività sia maggiore del previsto. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbero fallire fino a 3 mila imprese.
Lo scarto di 2 mila possibili fallimenti tra lo scenario base e la peggiore delle ipotesi è principalmente legato a due fattori: la destinazione d’uso delle aree che ospitano Expo; le previsioni economiche. Su quest’ultimo punto, Euler Hermes si dimostra più prudente rispetto al consenso. La crescita del pil, comunque rivista al rialzo per via della domanda esterna, è stimata allo 0,7% nel 2015 e all’1,1% nel 2016. Nei calcoli non sono però stati però inclusi i numeri previsti dal Documento di economia e finanza e dalla manovra 2016, perché è ancora presto per valutare l’impatto delle misure previste.
In questo contesto l’impatto di Expo sulla crescita italiana è secondo l’analisi dello 0,1% del pil. Volendo dare un’ulteriore quantificazione degli effetti della manifestazione sull’economia italiana, Expo ha contribuito per circa il 20% all’aumento dei guadagni derivanti da esportazioni nel 2015, raddoppiati rispetto all’anno passato. Il grosso della crescita è dovuto per gran parte all’euro debole e all’aumento della domanda nei principali mercati di destinazione per le merci italiane. Dall’inizio dell’esposizione, il primo maggio, sono però stati esportati 3,5 miliardi di euro in più di merci e 600 milioni in più di servizi. In particolare questi ultimi sono senz’altro legati a Expo. L’ammontare totale dell’export di merci dovrebbe raggiungere quest’anno i 15 miliardi, rispetto agli 8 del 2014. Mentre per i servizi si parla di 6 miliardi contro 3.