Dopo tre anni, nel 2015 l’Italia si metterà finalmente alle spalle la recessione, ma la crescita sarà molto debole. È quanto sostengono gli analisti di Euler Hermes, leader mondiale nell’assicurazione dei crediti.
Le esportazioni rimarranno il driver della crescita del Paese espandendosi ad un ritmo più sostenuto rispetto al 2014 (+ 2% nel 2015), aiutate da un euro più basso, ma le opportunità potrebbero essere limitate a causa della debole competitività internazionale. In aumento l’indice di fiducia delle imprese e delle famiglie che farà ritornare in terreno positivo l’indicatore dei consumi. La crisi finanziaria sul fronte del credito rimane grave anche se nel 2015 dovrebbe stabilizzarsi grazie anche alle recenti misure varate dalla BCE.
Secondo Euler Hermes l’economia dell’Eurozona nel 2015 crescerà dell’1% e quella mondiale del 2,8% (restando per il quarto anno consecutivo sotto il 3%).
“Gli imprenditori italiani stanno facendo del loro meglio per migliorare lo stato di salute finanziario delle proprie aziende – ha dichiarato Michele Pignotti, Capo della Regione Euler Hermes Paesi mediterranei, Medio Oriente e Africa – nonostante l’ambiente economico sfavorevole e la recessione in atto. Nel 2014, purtroppo, si registrerà un nuovo record per le insolvenze aziendali con oltre 15.600 casi, ottavo anno consecutivo di crescita. Con un PIL in lieve crescita nel 2015 (+0,3%) e un atteso allentamento del credit crunch, le insolvenze dovrebbero iniziare a decelerare (-2%). Un effetto duraturo del rallentamento dell’indicatore sarebbe la prova che il nostro Paese abbia intrapreso la strada della ripresa”.