
Allianz Trade e Coface stanno intensificando il monitoraggio sui rischi per aiutare le aziende esportatrici francesi a navigare nella turbolenta guerra commerciale scatenata da Trump, riferisce il quotidiano economico Les Échos.
“Tutti i settori sono potenzialmente a rischio, soprattutto industria, agroalimentare e costruzioni già fragili”, ha spiegato Laurent Treilhes, presidente del Comitato esecutivo di Allianz Trade per la Francia.
Le compagnie stanno rivedendo le previsioni al rialzo (+6% fallimenti nel 2025) e riducendo l’esposizione ai mercati più volatili. “Siamo in allerta da mesi, con particolare attenzione alla Germania”, ha confermato Thomas Jacquet, Head of investor relations di Coface, il cui portafoglio USA rappresenta solo il 5% del totale.
L’impatto è duplice: i dazi penalizzano gli esportatori europei ma possono aumentare i ricavi sulle polizze locali. I premi però non salgono automaticamente - spiegano gli assicuratori - ma seguono fattori come fatturato e storico dei sinistri. Il vero valore aggiunto sta nell’analisi predittiva: centinaia di esperti monitorano la solvabilità dei debitori, consigliano nuovi mercati e supply chain alternative. “Seguiamo con attenzione i settori più esposti come automotive e metalli”, ha precisato Jacquet. Se il rischio diventa insostenibile, le compagnie possono disimpegnarsi rapidamente. “Sarà un periodo turbolento, ma siamo preparati”.