
Il cda di Generali, riunitosi sotto la presidenza di Andrea Sironi, ha approvato le informazioni finanziarie al 31 marzo 2022.
I risultati dicono che il risultato operativo è nella parte alta del consensus a 1,62 miliardi di euro (+1,1%), mentre i profitti netti sono di 727 milioni: -9% sugli 802 milioni dell’anno scorso a causa – spiega la compagnia triestina in una nota - delle svalutazioni di 136 milioni sugli asset russi. Senza tale impatto l’utile sarebbe di 836 milioni, oltre le previsioni degli analisti.
Il patrimonio netto di Gruppo si attesta a 25,6 miliardi (-12,5% rispetto a FY2021). La variazione è ascrivibile alla diminuzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per -4,7 miliardi di euro, principalmente derivante dall’andamento dei titoli a reddito fisso.
Il Gruppo conferma l’eccellente posizione di capitale, con il Solvency Ratio a 237% (227% FY2021). L’aumento di 10 p.p. riflette principalmente le positive varianze di mercato del trimestre (ascrivibili all'aumento dei tassi di interesse e alla contrazione degli spread sui titoli governativi, solo in parte compensati dal calo del mercato azionario, dall'aumento della volatilità e dall'inflazione) che, assieme al solido contributo della generazione normalizzata di capitale, hanno più che compensato gli impatti negativi derivanti dalle operazioni di M&A, dall'accantonamento del dividendo del periodo e dagli attesi cambi regolamentari del trimestre (legati alle modifiche EIOPA sulla definizione dei tassi di riferimento risk-free).
I premi lordi del Gruppo ammontano a 22,3 miliardi di euro, evidenziando un aumento del 6,1%, sostenuto dallo sviluppo di entrambi i segmenti, Vita e Danni. La raccolta netta Vita cresce a 3,9 miliardi (+19,3%), confermando il buon andamento delle linee unit-linked e puro rischio e malattia. Le riserve tecniche Vita sono pari a 423,4 miliardi, sostanzialmente stabili (-0,3%) rispetto a un anno fa, riflettendo l’andamento dei mercati finanziari sulla componente unit-linked, nonostante la crescita della raccolta netta.
I premi lordi del segmento Danni ammontano a 7,8 miliardi (+6,4%), sostenuti dall’andamento di entrambe le linee di business.
La linea auto aumenta del 2,5%, in particolare in Francia, ACEE e Argentina (anche a seguito degli adeguamenti inflazionistici), i cui andamenti più che compensano la contrazione in Italia e Germania.
In significativo miglioramento la linea non auto (+8,2%), con una crescita diffusa in quasi tutte le principali aree di operatività del Gruppo.
Continua a crescere la raccolta di Europ Assistance (+66,5%) anche grazie a nuove partnership; nel 2021, aveva ancora risentito degli impatti della pandemia, soprattutto nella linea viaggi.
Il combined ratio è pari a 90,4% (+2,4 p.p.), riflettendo la maggiore sinistralità (+2,2 p.p.).
Il Group CFO di Generali, Cristiano Borean, ha commentato: “I risultati al primo trimestre confermano l’ottima performance di Generali, nonostante lo scenario caratterizzato dall’incertezza dovuta al conflitto in Ucraina. Lo sviluppo del business nei segmenti più profittevoli dimostra la costante capacità del Gruppo di generare valore, mantenendo una posizione di capitale solida e ai vertici del settore. Nei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo ha avviato efficacemente il nuovo piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, basato su una forte crescita degli utili per azione, una maggiore generazione di capitale e dividendi più elevati.
Il Gruppo continua a essere solidale e vicino alle persone coinvolte nel conflitto in Ucraina, a sostegno delle quali ha creato un fondo di emergenza da € 3 milioni e una raccolta fondi globale, lanciata tra i dipendenti e attraverso la Fondazione The Human Safety Net, per supportare l’UNICEF nelle sue attività a favore di coloro che stanno soffrendo a causa della guerra”.