
Il “Trend Radar” di Samsung rivela come gli utenti online siano sempre più attenti al tema del trattamento dei loro dati personali da parte delle aziende. La ricerca ha inoltre misurato il valore attribuito dagli italiani al modo in cui vengono trattati i dati, soprattutto in ambito mobile.
In particolare, lo smartphone occupa un ruolo centrale per gli utenti, poiché rappresenta il principale dispositivo hi-tech di archiviazione delle informazioni personali, ed è anche quello in cui risiedono i dati sensibili che preoccupano maggiormente gli italiani: informazioni bancarie, foto e video, e dati personali.
Quasi 1 italiano su 2 condivide dati e documenti aziendali sul proprio telefono.
Lo smartphone, protagonista tra i dispositivi mobile, è il preferito da 1 italiano su 3, e viene utilizzato in ogni momento della giornata, per navigare, chattare, fare shopping, ma anche per svolgere pratiche più delicate come effettuare un bonifico da internet banking o un pagamento contactless.
Un italiano su 3 si sente sicuro nel conservare tutto nel proprio telefonino perché lo porta sempre con sé (51%) ed è più semplice e più pratico da utilizzare rispetto, per esempio, a un computer (29%). L’affidabilità è legata, principalmente, al pin numerico (66%), all’antimalware (55%), e ai continui aggiornamenti del software (52%).
In via generale, per qualunque dispositivo hitech, i principali strumenti con cui gli italiani proteggono i dati sensibili sono programmi antivirus (78%), caratteri speciali nelle password (69%) e cambio frequente delle password stesse (61%). Le principali preoccupazioni di sicurezza sono invece legate al Pin della carta di credito (86%) e alla password dell’Internet banking (82%). Il 64% cita il timore di perdere foto e immagini personali (64%), che ormai si scattano quasi esclusivamente con lo smartphone e vengono condivise sui social network.
Per gli italiani ciò che mette più a rischio i dati personali è infatti l’apertura di siti non certificati (64%) e l’utilizzo dei social network, dove il 59% del campione teme di poter subire un furto di dati. Vengono considerate pericolose anche le email fraudolente (52%) e le connessioni wifi libere (46%). Il 72% degli italiani dichiara inoltre di sentirsi vulnerabile quando naviga sui social; il 68% teme di essere esposto quando clicca su link promozionali.