
Lo scorso 20 marzo l’autorità UE decise di comminare a Google una multa da 1,49 miliardi di euro per pratiche anticoncorrenziali nel mercato della pubblicità online attraverso AdSense.
Si trattava, in quel caso, della terza sanzione inflitta dalla commissaria antitrust Margrethe Vestager contro la controllata di Alphabet, che la scorsa estate era stata punita per comportamenti anticompetitivi legati ad Android e nel 2017 per violazioni legate a Google Shopping con multe rispettivamente di 4,34 miliardi di euro e di 2,42 miliardi. In entrambi i casi l’azienda aveva fatto ricorso ma aveva anche fatto cambiamenti per evitare ulteriori pene. Ora, a un paio di mesi di distanza dalla terza multa, Google ha deciso di presentare ricorso contro la decisione dell’authority europea.