
Lo sciopero indetto dagli agenti Generali Italia tenutosi lunedì 18 novembre, ha visto l’adesione del 92% degli associati al Ga-Gi, ossia oltre 1200 agenti operanti su 562 agenzie e relative sedi secondarie e subagenzie, sparse in tutta Italia, che hanno chiuso la serranda forte dello slogan “Adesso Basta Fateci Lavorare”.
Le motivazioni dello sciopero, non riguardano gli interessi economici degli agenti, ma vanno ricercate principalmente nella volontà di tutelare i clienti dalle disfunzioni informatiche che, con la digitalizzazione, sempre più attanagliano la quotidianità delle agenzie. In una nota il Gagi sostiene che lo sciopero, fortemente richiesto dalla base, rappresenta la risposta più efficace e “rumorosa” nei confronti della Compagnia, generata, oltre che dai disservizi informatici, anche da tutta una serie di problematiche, assuntive e liquidative. Problemi già ben evidenziati durante l’ultimo congresso di Lisbona, al quale vanno ad aggiungersi alcune discrepanze sorte relativamente al nuovo “mandato unico", che dovrebbe entrare in vigore, per chi vi aderirà, a giugno 2020, per il quale le relazioni industriali con la compagnia dovrebbero svolgersi in un clima di fiducia reciproca e rispetto del Gagi, che ultimamente è venuto a mancare.
La forte adesione, nonostante il fallito tentativo da parte della Compagnia di far desistere gli agenti, è una conferma che le motivazioni sono reali e sentite da tutti. La chiusura delle agenzie e subagenzie è avvenuta nel rispetto di tutte le procedure prevista dalla legge, con quindi relativa comunicazione alla Compagnia, al Ministero, alle Authority e alle singole Prefetture. Gli Agenti Generali Italia, storico gruppo aziendale, che da oltre 73 anni tutelano gli interessi degli agenti di Generali con i suoi circa 1300 associati (compreso gli Ex Augusta) rappresenta oltre 57% dei 2230 enti di Generali Italia, con oltre 5 miliardi di premi raccolti ogni anno, che continuano a garantire lauti utili alla compagnia e appaganti dividendi agli azionisti.
I rimanenti 930 agenti sono suddivisi negli 4 gruppi agenti della galassia Generali (367 ex Ina; 318 ex Toro- Gaat; 140 ex Toro-Unat, 147 ex Lloyd Italico). “Questo sciopero rappresenta l’estrema ratio alla quale noi agenti della storica Ex Assicurazioni Generali avremmo voluto far ricorso. È la prima volta che lo proclamiamo, non è nel nostro modo di operare, ma anche molti grandi imprenditori e manager con i colletti bianchi l’hanno già utilizzato per difendere i propri diritti e far sentire ad alta voce il proprio disagio” ha dichiarato Vincenzo Cirasola, presidente del Gagi. “Siamo convinti che quest’azione di protesta sarà letta positivamente dai nostri clienti, in quanto nostro interesse è quello di tutelarli dalle inefficienze che si sono perpetuate in questi anni, a seguito della tanta decantata digitalizzazione che invece, come è emerso in una recente indagine pubblicata sulla stampa, non è molto apprezzata dalla clientela, poiché invece di “semplificare” sta complicando il servizio. E noi possiamo confermarlo”, continua il presidente “Speriamo che questo brutto capitolo si chiuda al più presto e che possiamo guardare al futuro” conclude Cirasola.