Per quasi 1 italiano su 2 (48%) la salute rappresenta un complesso equilibrio da raggiungere, che riguarda non solo il corpo ma anche la mente. Oggi, più della metà della popolazione (52%) si dichiara soddisfatta del proprio stato di salute, sia fisico che psicologico, e mostra grande attenzione al tema della prevenzione: il 66% del campione intervistato fa periodicamente analisi del sangue/urine; il 47% segue percorsi di screening; il 44% fa regolare attività fisica.
Solo per il 16% degli intervistati, però, il medico di base rimane il principale ed unico riferimento in ambito salute, mentre per il 36% rappresenta una figura centrale ma non l’unica, dal momento che quasi 9 italiani su 10 (88%) dichiarano di aver fatto ricorso anche al consulto di medici specialistici negli ultimi anni, tra cui soprattutto: fisioterapista/osteopata/massoterapista (34%), nutrizionista (27%) e psicologo (21%).
Se emerge fiducia verso il sistema sanitario attuale, si avverte la mancanza di alcuni servizi considerati necessari, come ad esempio: maggiore accesso alle prestazioni sanitarie in via digitale (per il 60%); migliori servizi di assistenza nella rete scolastica (38%) e ancora la disponibilità di uno “psicologo di base” al fianco del medico di famiglia (35%) o di un consulto medico online in tempo reale (34%).
È questa la fotografia del rapporto che lega gli italiani alla salute, emersa dalla IV edizione dell’Osservatorio “Change Lab, Italia 2030”, realizzato da Groupama Assicurazioni in collaborazione con l’istituto di ricerca BVA Doxa. La survey, che ha l’obiettivo di indagare i principali trend che entro il 2030 cambieranno le abitudini di vita degli individui, quest’anno ha analizzato l’approccio dei nostri connazionali ai temi della salute e del benessere, per comprendere come questo evolverà nei prossimi 10 anni, con un focus sulle principali paure che stanno emergendo in quest’ambito.
Guardando al futuro, infatti, oltre 4 italiani su 10 (42%) manifestano il timore di dover assistere al peggioramento delle proprie condizioni fisiche senza poter ricorrere alle cure necessarie: una paura che condiziona il 59% degli intervistati, i quali dichiarano di aver già sottoscritto o pensano di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria.
“L’indagine che abbiamo realizzato conferma come, negli ultimi anni, si sia verificata un’evoluzione del concetto di ‘salute’, in direzione della ricerca di un equilibrio tra mente e corpo, tra ‘stare bene’ e ‘sentirsi bene’. Se in passato la salute era legata unicamente alla forma fisica e all’assenza di malattia, oggi anche il benessere psicologico ha assunto un ruolo fondamentale, contribuendo a far emergere nuovi bisogni e a valorizzare specifiche figure professionali di supporto, divenute ‘essenziali’ al pari dei medici di famiglia: nuovi ‘alleati’ della salute (tra cui: nutrizionisti, osteopati, psicoterapeuti, e così via). In qualità di assicuratori, il nostro compito è proprio quello di intercettare i nuovi bisogni delle persone e la loro evoluzione, per identificare soluzioni personalizzate che possano soddisfare qualsiasi tipo di necessità, in ogni ambito della vita”, commenta Pierre Cordier, amministratore delegato e direttore generale di Groupama Assicurazioni.
Sempre guardando al futuro, gli italiani dimostrano di essere consapevoli che “prevenire sia meglio che curare”, tanto che il 64% ritiene che adottare un sistema alimentare più sano ed equilibrato possa essere una misura efficace per conservare più a lungo un buono stato di salute; così come il 63% riconosce nello svolgimento di un’attività fisica regolare un altro tassello per rimanere in forma. Eppure, nonostante queste maggiori consapevolezze, ci sono anche tante paure. Come quella di assistere al peggioramento delle proprie condizioni fisiche senza poter ricorrere alle cure necessarie (42%) o l’impossibilità di prenotare nei tempi corretti le visite/gli esami di cui si potrebbe avere bisogno (40%) e il non riuscire a far fronte alle spese sanitarie (35%). Timori che sono spesso alla base dell’importanza attribuita oggi alle assicurazioni sanitarie.
In questo ambito, l’Osservatorio Groupama-Doxa restituisce un puntuale riflesso della situazione attuale: se da una parte, oggi il 28% degli italiani dichiara di averne già stipulata una, dall’altra il 31% non ha ancora sottoscritto una polizza, ma vorrebbe farlo a breve.
Per quasi 6 italiani su 10, quindi, avere un’assicurazione sanitaria è fondamentale, al punto che - pur di sottoscriverne una - oltre 4 su 10 (44%) rinuncerebbero ad andare a cena fuori più spesso; quasi 3 su 10 (27%) alle vacanze.