
Secondo l’ultimo report dell’International Maritime Bureau (IMB) gli attacchi dei pirati al largo delle coste della Somalia sarebbero drasticamente diminuiti. Nella prima parte dell’anno si sono verificati nel mondo 177 atti di pirateria, rispetto ai 266 di un anno fa. Complessivamente sono state dirottate 20 navi e 334 sono stati i membri degli equipaggi presi in ostaggio. Si sono inoltre verificati altri 80 tentativi di attacco, mentre 25 imbarcazioni sono state messe a fuoco e almeno 4 marinai sono stati uccisi.
Numeri complessivamente ancora elevati, ma almeno una notizia positiva sembra filtrare dalle analisi di IMB. Dopo aver terrorizzato gli armatori di tutto il mondo, i pirati somali hanno decisamente rallentato il loro business: dai 166 attacchi dei primi sei mesi del 2011 siamo passati agli attuali 69. Le navi dirottate dai somali sono state 13, in deciso calo rispetto alle 21 di un anno fa e questo viene spiegato alla consistente attività di prevenzione messa in atto per combattere il fenomeno e al maggiore utilizzo di personale di sorveglianza armato.
Ciò non toglie che la pirateria al largo del golfo di Guinea continui a rappresentare una grave minaccia alla navigazione, considerata l’ampia area di mare interessata e al fatto che nelle mani dei somali ci sono tuttora 11 navi e 218 membri di equipaggio sequestrati, 44 dei quali detenuti a terra e dei quali non si conoscono le condizioni.