
Un nuovo report di WTW e Lloyd’s di Londra afferma che i rischi associati alle catene alimentari in tutto il mondo sono aumentati man mano che sono cresciute in dimensioni, volume e complessità.
WTW sostiene che le supply chain di alimenti e bevande svolgeranno un ruolo essenziale nel facilitare il progresso globale e costruire la resilienza della società man mano che la popolazione mondiale aumenta.
Tuttavia, ha anche affermato che la sensibilità del settore ai cambiamenti delle condizioni climatiche e degli eventi meteorologici, lo colloca al centro degli sforzi globali improntati a costruire sistemi economici sostenibili. Un’industria alimentare e delle bevande resiliente e fiorente è quindi la chiave per la ripresa economica e la prosperità del mondo sulla scia dei successivi shock globali.
Il report “From Farm to Fork: Rethinking Food and Drink Supply Chains” sostiene che la complessità delle catene di approvvigionamento globali, insieme all’assenza di dati di alta qualità per il settore, rende difficile accertare i potenziali costi dei rischi della supply chain, che possono variare a seconda degli eventi e dei settori. Mentre le inondazioni tailandesi del 2011 hanno fornito un indicatore dei vasti impatti potenziali, eventi meno visibili possono essere ugualmente costosi: incendi nella fabbrica di un produttore; ritardi nella costruzione della nuova sede di un fornitore. Tuttavia, a differenza degli impatti diretti dei disastri naturali, gli effetti degli shock della catena di approvvigionamento non sono limitati a una regione geografica. La natura globale dell’industria alimentare e delle bevande significa che i loro impatti si fanno sentire sempre molto più lontano della loro sede operativa.