
Il crollo del Francis Scott Key Bridge a Baltimora potrebbe rivelarsi un disastro particolarmente oneroso per le casse degli assicuratori.
Secondo le prime stime, il crollo del ponte causato dalla collisione della nave portacontainer “Dall” le perdite assicurate potrebbero salire fino a 4 miliardi di dollari e superare l'importo record causato dal naufragio della nave da crociera “Costa Concordia”, che era costato agli assicuratori circa 1,5 mld nel 2012.
Bruce Carnegie-Brown, presidente dei Lloyd's di Londra ha dichiarato alla televisione americana CN3C che l'evento potrebbe comportare “una perdita di diversi miliardi di dollari”. Questa "tragedia ha il potenziale per diventare il più grave sinistro mai registrato dal comparto delle assicurazioni marittime”.
La ricostruzione del ponte potrebbe costare circa 600 milioni di dollari, ma va tenuto conto che il ponte più grande della metropoli del Maryland era un importante punto di accesso per il commercio internazionale sul cosiddetto Oriente, un crocevia strategico per automobili, carbone e zucchero. Meno di 2 milioni di tonnellate di merci straniere, per un valore di circa 80 miliardi di dollari, sono transitate per il porto nel 2023. In seguito all’incidente, il porto di Baltimora, uno dei 20 porti più grandi degli Stati Uniti, è stato costretto a sospendere il traffico navale a tempo indeterminato.