
Due terzi dei manager di compagnie assicurative italiane dichiara che la trasformazione digitale ha già avuto un forte impatto sulla competizione.
Tre quarti hanno già elaborato un’agenda digitale per rispondere alle nuove sfide. Tuttavia, la maggior parte dei manager ha individuato seri ostacoli all’attuazione pratica degli obiettivi definiti. È quanto emerge dallo studio “Digital Agenda 2020 - Insurance in Italy” condotto nello scorso mese di ottobre da CSC (multinazionale operante nella fornitura di servizi e soluzioni IT) in partnership con un istituto di ricerche di mercato.
Il tempo stringe per la digital transformation delle assicurazioni italiane: secondo il 94% degli intervistati entro il 2018 lo scenario competitivo sarà completamente cambiato. Per far fronte a ciò, gli assicuratori reputano un vantaggio fondamentale poter disporre della tecnologia digitale per riuscire a competere, se non ad anticipare la crescita della concorrenza (93%).
I decision-maker, evidenzia CSC, prevedono che un effetto particolare conseguente sarà l’accelerata innovazione di prodotti e di processi (94%). Allo stesso tempo, gli assicuratori promettono di rispondere con maggiore flessibilità alle esigenze dei clienti e di modificare prodotti e servizi, personalizzandoli alle esigenze individuali (91%). I settori aziendali che otterranno i maggiori benefici dalla digitalizzazione sono la distribuzione (97%), seguita dal marketing e comunicazione (92%) e dal customer service (91%) e dallo sviluppo prodotti (87%). Gli effetti derivanti dalla digitalizzazione dell’HR management e del procurement al momento sembrano avere un peso meno rilevante.
I manager dichiarano anche di voler dare priorità all’innovazione della piattaforma IT e alla diffusione della tecnologia digitale nei processi aziendali, curando attentamente il change management delle funzioni interessate (91%).
In relazione al rapporto con i clienti il fattore più importante della digitalizzazione che emerge dallo studio è il time to market (96%), seguito dalla maggiore flessibilità dell’offerta (91%).
Secondo i manager intervistati, infine, la pianificazione e la gestione dell’agenda digitale fanno parte un progetto molto complesso, che richiede ampie e variegate competenze non disponibili internamente (84%). La maggior parte degli assicuratori è quindi orientato quindi ad appoggiarsi a partner esterni, al fine di accelerare la trasformazione digitale: il 90% pensa che un partner esterno possa accelerare la digitalizzazione e l’87% pensa che i servizi digitali offerti da un partner esterno siano più efficaci e richiedano un impegno minore rispetto a quelli gestiti internamente.