Le condizioni “soft” del mercato continuano a essere il più grande motivo di preoccupazione per l’industria riassicurativa, secondo la ricerca globale sulla riassicurazione realizzata da Xuber, società specializzata in software assicurativi.
I risultati della ricerca hanno rivelato che il 33% degli intervistati ha citato “le condizioni soft del mercato” come il più importante motivo di preoccupazione, con il 74% del campione che l’ha inserito fra le 5 voci più avvertite, in calo rispetto all’81% registrato nell’edizione 2015.
Uno dei manager intervistati ha spiegato che se il mercato dovesse ulteriormente ammorbidirsi, le problematiche connesse verrebbero traslate sul futuro, con le aziende meno disciplinate che potrebbero pagare dazio, in maniera anche pesante.
Il secondo motivo di preoccupazione riguarda la regolamentazione del settore, con il 18% ad averla citata al primo posto, mentre il 69% del campione ha ricordato il problema delle regole tra i top five dei problemi più urgenti e delicati.
Al terzo e al quarto posto della classifica troviamo invece l’elevata competitività del settore favorita dall’elevato accesso di capitali e la necessità di migliorare la redditività degli investimenti in uno scenario caratterizzato da bassi tassi di interesse, mentre al quinto posto si piazzano il cyber crime e il mantenimento della disciplina di underwriting (entrambe al 44%).
Per quanto riguarda invece le opportunità, al primo posto si è piazzata la diversificazione del portafoglio, con il 73% dei riassicuratori globali che l’hanno citata tra le top five, seguita dalle operazioni di merger & acquisition.
La complessità del rischio e la mancanza di risorse interne adeguate per valutare il rischio stesso, sono le principali ragioni che impediscono i riassicuratori di fronteggiare al gli attacchi informatici.
Secondo i dati raccolti dalla ricerca, nel 2015 il volume delle operazioni di merger & acquisition (M&A) nel settore assicurativo è cresciuto del 187%.
A spingere questo deciso incremento sono stati principalmente i seguenti fattori: integrazione culturale, allineamento operativo, integrazione dei sistemi e duplicazione delle risorse.
Da sottolineare come nessuno dei riassicuratori intervistati pensi che l’eventualità Brexit possa portare dei benefici al mercato assicurativo di Londra.