
Almeno un effetto positivo il coronavirus l’ha avuto. Le limitazioni degli spostamenti hanno infatti ridotto dell’80% il numero degli incidenti stradali nel primo trimestre 2020.
È questo il dato che emerge dall’analisi dell’Asaps (Associazione Amici della Polizia stradale). Per le cosiddette stragi del sabato sera, nel mese di marzo le ultime vittime si sono contate nel primo week–end (6-8 marzo), quello famoso dell’ultima movida notturna nelle grandi città, dell’ammasso di persone e famiglie nelle località di mare che ci è poi costato molto caro in termini di contagi. In quelle due notti l’osservatorio Asaps ha registrato 6 incidenti gravi, con 5 morti e 17 feriti. Successivamente, dal giorno 9 con il Dpcm che fece scattare la chiusura totale dei locali della notte e il divieto di muoversi se non per particolari condizioni di necessita, zero incidenti gravi e zero vittime mortali. Nel solo mese di marzo sono stati registrati 11 decessi di pedoni travolti e uccisi sulle strade, rispetto ai 43 pedoni uccisi nel marzo 2018 (ultimi dati Istat disponibili) con una diminuzione di 32 decessi (-74%). In sostanza i dati degli incidenti dei soli fine settimana di marzo, pur col primo week – end con locali e traffico aperto, hanno fatto contare 20 decessi complessivi sulle strade rispetto ai 75 morti dei fine settimana del 2019. La diminuzione netta è del 73%.