Nel 2021 il numero totale di fallimenti è cresciuto del 18,5% rispetto al 2020 ma rimane al di sotto dei livelli osservati negli anni precedenti l’emergenza sanitaria. Lo ha reso noto l’Istat precisando che si tratta di un dato grezzo.
In aumento del 14,6% il numero di registrazioni (dato grezzo) rispetto al 2020.
Sia su base congiunturale che su base tendenziale, nell’ultimo trimestre del 2021, i fallimenti risultano marcatamente in calo in tutti i settori. Si registra una diminuzione complessiva del 18,6% rispetto al trimestre precedente e del 21,3% rispetto al quarto trimestre del 2020.
Nel quarto trimestre 2021 il numero totale di registrazioni di nuove imprese segna un nuovo aumento congiunturale (+4,1%), dopo la lieve flessione del trimestre precedente (-0,9%).
Le registrazioni segnano un forte aumento congiunturale nel settore delle costruzioni (+20,2%) e nei trasporti (+9,4%), mentre si registra il secondo calo consecutivo nel commercio, con una diminuzione del 5,2%. Risultano in diminuzione anche negli esercizi ricettivi e di ristorazione (-1,5%) e si riducono del 4,4% nella manifattura, dopo due trimestri in decisa risalita.
Al netto della stagionalità, le nuove registrazioni hanno superato i livelli pre-crisi solo nei settori delle costruzioni, dei servizi di informazione e comunicazione e nelle attività finanziarie, immobiliari e professionali.
Rispetto al quarto trimestre del 2020, il numero complessivo di registrazioni risulta in aumento (+10,5%), con un unico settore in calo, il commercio, che segna una riduzione del 9,9%.
L’Istat commenta così: “L’incremento congiunturale delle registrazioni nel quarto trimestre, dopo la battuta d’arresto del periodo precedente, conferma la dinamica positiva che ha nel complesso caratterizzato il 2021. A livello settoriale spiccano la persistente diminuzione nel commercio e una forte risalita delle costruzioni, dove le registrazioni sono ampiamente superiori ai livelli pre-pandemici”.
Anche “in termini tendenziali il numero di registrazioni è in crescita, risultato di un generale recupero che riguarda tutti i settori, escluso quello del commercio. Il numero di fallimenti è risultato in calo sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso trimestre del 2020”, ha concluso l’Istituto di statistica.