
Nel corso del 2016 sono stati sottoscritti premi per 529 milioni di euro nella Rc Sanitaria, pari al 14,1% del totale dei premi del ramo Rc Generale, secondo il bollettino dell’Ivass con i dati statistici del mercato italiano. Ed è la prima volta che l’Istituto comunica i dati relativi alla Responsabilità Civile sanitaria.
Rispetto al 2015 i sinistri denunciati alle compagnie sono risultati in calo del 20%, per un totale di 15.360.
Circa 300.000 unità di personale e quasi 5mila strutture (di cui poco più di 700 pubbliche) assicurate, in netta diminuzione, queste ultime, rispetto agli anni precedenti. La fuga conclamata delle compagnie da un mercato “a macchia di leopardo”, in cui il 95% dei premi è raccolto da 13 imprese, sei delle quali estere, con la presenza di una sola compagnia italiana nel segmento delle strutture sanitarie pubbliche.
Rispetto al 2010, il numero di strutture pubbliche assicurate è dimezzato, mentre la flessione del numero di strutture private è più contenuta (–23,8%). Nello stesso periodo sono invece in aumento il numero di sanitari assicurati (+76,3%). Nel 2016 una struttura sanitaria pubblica paga un premio medio di 393.813 euro, contro i 22.204 di una struttura privata; entrambi i valori risultano superiori rispetto a quelli del 2010 (rispettivamente del 7,5 e del 53,7%).
La nuova base statistica rilevano dall’Ivass e dall’Ania, rappresenta anche uno strumento indispensabile per misurare gli effetti della nuova legge di riforma della responsabilità civile medica (la “Riforma Gelli”), in vigore dal marzo scorso e ancora in attesa dei decreti attuativi sulla parte assicurativa.