
Il 2017 dell’industria assicurativa italiana si è chiuso con il segno negativo alla voce raccolta premi. I dati diffusi dall’Ivass indicano un totale di premi contabilizzati di 141 miliardi di euro, pari a un decremento del 2,3% rispetto al 2016.
In particolare il comparto vita, che rappresenta i tre quarti del mercato italiano, è in riduzione per il secondo anno consecutivo. Nel 2017 la contrazione della raccolta è stata pari a 3,8 miliardi di euro rispetto al 2016 (-3,5%). Si registra una contrazione del ramo I (-14,7%), non compensata dall’aumento del ramo III (polizze unite index-linked) (+25,7%). Anche la nuova produzione vita si riduce di 1,8 miliardi di euro (-2,4%) rispetto al 2016. Cresce dell’1,5% la raccolta nel settore danni, +1,5% su base annua, pari a 542 milioni di euro; il recupero del 2017, che ha interessato tutti i principali rami con l’eccezione dell’Rc Auto (-2,2%).
Sportelli bancari e postali restano le principali fonti di distribuzione delle polizze vita (58,8% del totale premi), anche se in calo di -4 miliardi di euro rispetto al 2016. A seguire ci sono i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, che guadagnano quote di intermediazione. Nel settore danni si conferma il primato delle agenzie con mandato (71,6% del totale raccolta danni e l’85% della Rc auto); la raccolta di polizze intermediate tramite broker e sportelli bancari e postali è complessivamente aumentata di oltre mezzo miliardo di euro.