Stando a quanto riporta Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), negli ultimi mesi la domanda di copertura per rischi terroristici si è spostata dal danno fisico a proprietà e per interruzione del business, alla protezione dal rischio per le persone.
Il dato potrebbe sorprendere in quanto stiamo considerando polizze rivolte a clienti corporate, e dal momento che nei recenti attentati di Parigi, Bruxelles e San Bernardino i costi più alti sono stati quelli causati dalla sospensione dell’attività economica.
Srdjan Todorovic – che è a capo della sezione terrorismo di AGCS per la regione di Londra – nel suo intervento all’evento di AIRMIC per la corporate insurance ha dichiarato che il trend più recente sta dirottando i clienti verso polizze per il rischio di morte o ferimento. La domanda di assicurazione, inoltre, non è spinta solo da effettivi attacchi ma anche dalle minacce terroristiche, come per esempio l’ultima partita di Premier League del Manchester United rimandata a causa di un allarme bomba (rivelatosi poi falso) all’Old Trafford Stadium.
I pacchetti assicurativi a copertura di questi rischi sono in continua evoluzione: esistono già da tempo strumenti che si prestano a questo fine, ma sono generalmente venduti per altre esigenze (di solito all’interno di contratti di responsabilità generali). Anche l’offerta si sta quindi trasformando al passo con la domanda, per creare soluzioni che rispondano al meglio a queste nuove specifiche esigenze.
Un’altra tipologia di rischio affine - anch’essa in crescita - è quella di cyber-terrorismo. Si fa qui riferimento per esempio ad attacchi informatici che fanno surriscaldare i reattori del sistema IT aziendale al fine di innescare esplosioni. Sebbene ciò rientri sempre nella sfera terroristica, le casistiche sono percepite come piuttosto distinte dalle aziende, che tendono ad acquistare polizze separate per le minacce cyber e per gli attentati fisici. Todorovic ha affermato che comunque c’è l’intenzione di sviluppare le due coperture in modo parallelo, serve solamente del tempo per affinare la cooperazione tra i due rami e per far confluire le tipologie di attacchi in un unico servizio assicurativo.
La copertura per rischi terroristici offerta da AGCS rientra nel comparto “liability”, in particolare nella sezione “Soluzioni per un ambiente ostile”, e si suddivide in tre sotto-rami: ritiro dei prodotti, rapimento e riscatto, terrorismo e violenza politica. Il massimale delle polizze varia tra 50.000 e 100.000 euro a seconda dei pericoli stimati.
La compagnia è stata una delle prime ad aver introdotto soluzioni contro le minacce terroristiche, avendo inserito questo pacchetto nella sua offerta già nell’aprile 2015. A oggi vanta un portafoglio di clienti piuttosto diversificato, a differenza di molti competitors che sono invece focalizzati su specifiche aree geografiche. Per capire come evolverà nel tempo questa fetta di mercato non resta che attendere e osservare la situazione nei prossimi mesi e anni.