
Ania e Sna per una volta insieme. L’impresa impossibile è riuscita alla Legge di Stabilità, nel punto riguardante l’ipotesi di aumento del livello di tassazione per i fondi pensione.
Un argomento critico dell’intero impianto che mette sullo stesso piano il risparmio previdenziale con quello finanziario. Nel testo governativo è stata infatti aumentata dall’11,5% al 20% l’aliquota sui rendimenti peri fondi pensione.
Su questo punto il presidente dello Sna, Claudio Demozzi, manifesta tutta la sua perplessità, poiché a seguito della tassazione prevista dal Governo “Il Fondo Pensione Agenti si troverebbe a sostenere un costo imprevisto attorno ai venti milioni di euro all’anno”.
Una vera e propria mazzata per il FoNaGe, il cui destino è al momento tutto da scrivere.
“In questa fase –ha aggiunto Demozzi – sosteniamo la posizione dell’Ania che ha chiesto ufficialmente una drastica riduzione dell’imposizione fiscale prevista per i fondi pensione privati, ritenendola ingiusta, eccessiva e inopportuna. Nell’attuale situazione economia generale che già rende difficile l’accesso da parte delle famiglie alla previdenza complementare privata l’aumento della tassazione rischia di compromettere gravemente la situazione, in particolare, di quei fondi pensione che, come il FoNaGe, si trovano a dover affrontare la complessa fase di attuazione del piano di riequilibrio, dopo l’entrata in vigore delle severe norme di redazione dei bilanci prospettici”.