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Guidewire Software, società di software americana che offre una piattaforma per gli assicuratori danni, ha pubblicato uno studio sulle abitudini e sulla percezione dei francesi in materia di assicurazioni.
I dati raccolti nell’aprile 2021 segnalano un rafforzamento del giudizio negativo dei cittadini nei confronti delle assicurazioni a seguito della pandemia in quanto gli aiuti, il supporto fornito alle persone bisognose è stato giudicato insufficiente dal 30% del campione (era il 28% nel 2020).
Inoltre, il 23% degli intervistati (a fronte del 18% nel 2020) afferma di aver mantenuto lo stesso giudizio negativo che avevano degli assicuratori da prima della crisi: nonostante gli sforzi commerciali compiuti dalle compagnie verso i propri assicurati, nulla è servito a far cambiare opinione.
Mentre il 14% ha dichiarato di aver ricevuto un indennizzo dall’inizio dell’emergenza sanitaria, la maggior parte (64%) afferma di non essere al corrente di questa opportunità. Secondo lo studio di Guidewire Software, la persistente mancanza di comunicazione tra assicuratori e clienti sembra essere alla base di questa cattiva opinione. Solo il 17% degli intervistati si sente capito dal proprio assicuratore e ne apprezza prodotti e servizi, mentre quasi uno su quattro (38%) afferma che gli assicuratori vendono prodotti troppo costosi e sono riluttanti a pagare i sinistri (rispetto al 21% nel 2020).
Tuttavia, dallo studio emergono diverse strade per migliorare il rapporto tra clienti e assicuratori. Ad esempio, l’81% degli intervistati ha affermato che vorrebbe un servizio di alert come forma di prevenzione dei danni invece di limitarsi a coprire i danni.
Inoltre, l’83% degli intervistati sarebbe interessato a consolidare le proprie polizze assicurative in un’offerta unica e personalizzata e vorrebbe trattare con un solo assicuratore in grado di coprire tutti i rischi con un’unica assicurazione a pacchetto.
Infine, a un anno dall’inizio della pandemia, alcune preoccupazioni sono diventate più pronunciate tra i clienti francesi. Si parla della cancellazione viaggi per il 44% (rispetto al 33% nel 2020), della copertura sanitaria per il 37% degli intervistati. (contro il 21% nel 2020) e della perdita del lavoro per il 31% (contro il 25% nel 2020). Stranamente, scende la tutela dell’identità digitale che passa dal 15% di un anno fa al 10% del 2021.