
La federazione bancaria europea ha chiesto il rinvio delle norme di Basilea 3 in Europa a seguito della decisione degli Stati Uniti di sospenderne l’applicazione prevista a partire da gennaio 2013. La Federazione ha inviato una lettera al commissario Ue Michel Barnier che, ancora qualche giorno fa, aveva ribadito che il calendario di applicazione delle norme resta immutato chiedendo così lo slittamento di un anno.
“L’attuazione di Basilea 3 deve essere rinviata. Non è presente la condizione base affinché l’accordo sia efficace: che tutti gli interessati siano d’accordo”, questa la posizione dell’Abi secondo le parole pronunciate dal presidente Giuseppe Mussari nel corso di un convegno Abi Crediti alle imprese tenutosi a Gubbio. Mussari ha sottolineato come nell’attuale quadro macroeconomico le nuove regole non siano appropriate, penalizzando le banche che maggiormente svolgono un ruolo di supporto allo sviluppo economico, quali le banche commerciali italiane. “Se comporta una nuova stretta creditizia alle imprese, allora il Basilea 3 può funzionare solo in un laboratorio di finanza, ma non nella realtà”
Mussari ha poi richiesto l’adozione di regole comuni a livello europeo per la definizione di crediti deteriorati: “ci vogliono criteri univoci tra tutti gli istituti europei per la definizione di ciò che è una partita deteriorata, altrimenti è una truffa. Non ha senso che gli istituti italiani accantonino in previsione di sofferenze che non sono invece considerate tali nel bilancio di altri istituti esteri. Tutte le autorità di vigilanza devono adottare criteri omogenei: ne va della stabilità finanziaria del nostro Paese e della sua competitività nei confronti degli altri Paesi”. “Il rinvio dell’applicazione delle norme di Basilea3 – ha concluso Mussari - potrebbe aiutare meglio la fase di ripresa prevista nella seconda metà del 2013. Ci sarebbe così una maggiore disponibilità di credito alle imprese e una ripresa nell'erogazione dei mutui immobiliari”.