
Non si fermano i disagi legati all’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la Francia. Se a Parigi il livello della Senna è leggermente sceso per la prima volta dopo una settimana, l’allarme si sposta ora dalla capitale alla regione di Rouen, in Normandia, e al nord-ovest della Francia.
Intanto, dopo la settimana caratterizzata dalle pessime condizioni meteo che hanno interessato in modo particolare l’area parigina, l’associazione degli assicuratori francesi AFA (Association francaise de l’assurance) ha stimato in almeno 600 milioni di euro i costi a carico delle compagnie.
In una nota, il presidente di AFA, Bernard Spitz, ha detto che probabilmente il costo delle intemperie non sarà inferiore a quello delle inondazioni che colpirono la Francia nell’ottobre 2015 con danni complessivi per circa 600 milioni di euro, nonostante i due eventi climatici siano molto diversi fra loro.
Per la sola rete ferroviaria, attualmente ferma per via dello sciopero che sta paralizzando il Paese, i danni provocati dal maltempo si contano in decine di milioni.
Intanto, lo stesso governo francese si muove per favorire il pagamento degli indennizzi da parte delle assicurazioni.
Lo stesso primo ministro Manuel Valls ha annunciato che i rappresentanti delle compagnie assicurative francesi incontreranno oggi, lunedì 6 giugno, il segretario di Stato Juliette Meadel per coordinare i risarcimenti delle vittime delle inondazioni degli ultimi giorni. Parlando durante una visita in Essonne, una delle zone colpite dal maltempo, oltre che suo collegio elettorale, Valls ha insistito sulla necessità di “una rapida ed efficace” azione da parte degli assicuratori. Il premier ha chiesto che il versamento degli indennizzi da parte delle compagnie avvengano nel tempo più breve possibile. Le vittime hanno in teoria 10 giorni dopo la pubblicazione del decreto di catastrofe naturale che verrà presentato mercoledì per far sapere l’entità dei danni subiti. I termini saranno prolungati, ha preannunciato Bernard Sptiz.