
Secondo un report di Salesforce, colosso americano specializzato in cloud computing che ha contattato oltre 4 mila professionisti da ogni angolo del mondo, aumenta l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale da parte delle imprese per tradurre l’abbondante fonte di dati e capire meglio le preferenze dei consumatori.
Tutte le informazioni, dalla percentuale di apertura delle email alle attività sul web, fino ad arrivare alla demografia, aiutano i team del marketing a delineare profili precisi dei propri consumatori. Secondo lo studio, si prevede che il numero medio di fonti di dati (ovvero qualsiasi fonte di dati collegabile all’identità di ciascun cliente e che può essere quindi utilizzata per le strategie di marketing) passerà da 10 nel 2017 a 15 nel 2019, sebbene solo il 47% dei marketer affermi di avere una visione completamente unificata di tutte le fonti di dati relative ai propri clienti.
Le quattro maggiori tecnologie utilizzate per delineare l’identità dei clienti sono i database di marketing, i sistemi di CRM, i fornitori di servizi e-mail (ESP) e le piattaforme di data management (DMP).
Una customer experience sempre più “connessa” e multimediale, che segue l’evoluzione del comportamento dei consumatori e che ha conseguenze dirette anche nel lavoro dei professionisti delle aziende, con team sempre più legati tra loro. In particolare, secondo lo studio, il 65% dei responsabili marketing afferma che tutti i membri dei team presenti in azienda condividono obiettivi e strumenti di misurazione, e che il 50% condivide obiettivi e strumenti di misurazione con i team commerciali. Più della metà (54%) ritiene giusto che ci sia una collaborazione tra i due dipartimenti e il 52% condivide obiettivi e strumenti di misurazione.
Marketing e Customer Service sono i team che lavorano più a stretto contatto: il 55% delle divisioni marketing collabora con le aree del customer service della propria azienda per gestire le richieste e le questioni legate ai social media, il 54% condivide con queste aree un flusso di dati relativo ai consumatori e il 53% pone obiettivi e strumenti di misurazione comuni.