
Mentre l’invasione delle truppe militari russe in Ucraina non accenna a frenarsi, i due principali gruppi di brokeraggio al mondo, Marsh e Aon hanno annunciato in rapida successione la sospensione delle loro attività in Russia.
“Condanniamo l'attacco, non provocato, del governo russo contro il popolo ucraino. Dopo aver assistito con orrore al tragico bilancio umano in Ucraina, ci sentiamo in dovere di prendere questa decisione”, ha dichiarato il Ceo di Marsh Dan Glaser in una nota. Marsh ha inoltre reso noto che trasferirà la proprietà del business alla gestione locale che opererà in modo indipendente nel mercato russo
“Questa non è una decisione presa alla leggera e ci uniamo a tutti coloro che chiedono una soluzione rapida e pacifica di questo conflitto”, continua Glaser.
Da parte sua Aon afferma che “l'escalation del conflitto in Ucraina continua a causare insensate perdite di vite umane a civili innocenti e distruzione intenzionale distruzione di scuole, proprietà civili e infrastrutture. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di sospendere l'attività operativa in Russia", ha affermato il Ceo Greg Case. Il gruppo di Chicago ha anche deciso di mettere tutti i dipendenti in congedo retribuito. Per il momento il gruppo Willis Towers Watson, terzo colosso del mercato del brokeraggio, non ha ancora fatto alcun annuncio in merito alle proprie operazioni in Russia.