
Trend Micro, leader globale di cybersecurity, ha realizzato la ricerca dal titolo “Nella mente degli IT security leader: minacce sfide e opportunità”. Dai risultati dello studio emerge che il 55% delle aziende italiane ha subito un attacco di phishing, vera e propria piaga per il nostro Paese, visto che la media è risultata del 38% a livello globale.
Il 41% del campione ha ammesso che gli errori dei dipendenti hanno reso le aziende più vulnerabili, spingendo il 98% a organizzare dei corsi di training, percentuale seconda al mondo dopo gli Stati Uniti. La formazione è una priorità per l’89% del campione, ma i responsabili IT italiani credono, più di tutti, che le loro contromisure tecnologiche siano sufficienti a mitigare gli errori dei dipendenti. L’ultimo dato interessante mostra che il campione italiano è secondo al mondo, dietro gli Stati Uniti, nel ritenere l’intelligenza artificiale in grado di sopperire alla carenza di competenze di IT security.
“Lo studio sottolinea come i responsabili IT si trovino oggi nel bel mezzo di una tempesta, che vede le minacce informatiche sommarsi a sfide culturali, organizzative e problemi di abilità. In un contesto del genere non esiste una bacchetta magica tecnologica. È importante adottare un approccio olistico e ponderato che combini tecnologie e strumenti a diversi livelli”, ha dichiarato Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia. “Un attento approccio alla gestione del rischio può portare vantaggi significativi. Ma per essere efficace, il rischio deve essere quantificato in modo certo, così come il potenziale costo di mitigazione. Di certo la sicurezza informatica è oggi un valore e fonte di vantaggio competitivo per le organizzazioni”.