Secondo i dati raccolti dall'Osservatorio Pedoni Asaps – Sapidata, dall’inizio dell’anno al 24 novembre 2024, sono 400 i pedoni deceduti in seguito a un incidente. 270 gli uomini e 130 le donne, di cui 213 avevano più di 65 anni, il 53% del totale.
Il primo semestre aveva già confermato come i pedoni siano gli utenti più indifesi sulla strada, soprattutto quando sono anziani. Se calcoliamo i tre mesi estivi di giugno-luglio e agosto arriviamo a 99 decessi di pedoni sulle strade italiane. Due i giovani pedoni deceduti questa settimana.
Lombardia al primo posto tra le Regioni con il maggior numero di decessi (64, due negli ultimi sette giorni) un sesto del totale, seguita dal Lazio (50) e dalla Campania con 47 pedoni morti, poi l'Emilia Romagna con 38.
Moltissimi gli investimenti avvenuti sulle strisce pedonali, dove la mancata precedenza ai pedoni comporta la decurtazione di ben 8 punti dalla patente. Va ricordato che con la mini-sospensione della patente, che entrerà in vigore a dicembre, avverrà il ritiro immediato della patente per 7 giorni per chi ha meno di 20 punti sulla patente o di 15 giorni se con meno di 10 punti, sospensione raddoppiata in caso di incidente e aggravata in caso di lesioni o decesso del pedone.
Il report di Asaps, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, in collaborazione con Sapidata, non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi. Istat infatti conta solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro. Altri pedoni sono stati investiti addirittura mentre camminavano tranquilli sul marciapiede. Ottobre è finora il mese peggiore dell'anno 2024, con 51 decessi, superiore anche al 2019, e con il ritorno dell'ora solare con giornate più corte, aumentano i rischi per i pedoni. Novembre rischia di diventare un mese record con 43 decessi in 24 giorni.