
La BCE risponde alle critiche di “mancanza di munizioni” con una lista di misure, anche innovative, per riportare l’inflazione verso il 2%.
La riduzione del tasso sui depositi al - 0,4% (e quella degli altri tassi di policy) e l’aumento degli acquisti dei titoli (da €60mld a €80mld) erano sostanzialmente attesi, ma le novità importanti riguardano l’acquisto di corporate bond e la nuova versione delle TLTRO. L’acquisto di corporate bond (non finanziari) Investment Grade evidenzia la volontà di agire direttamente sul costo del credito alle imprese, sebbene di maggior qualità creditizia, riducendo il “premio al rischio” e stimolando di fatto anche il mercato primario. Una sorta di “disintermediazione del sistema bancario”.
I tempi non saranno brevi (il comunicato fa riferimento a fine giugno) e i dettagli sulla scelta dei titoli non sono ancora disponibili ma la misura è senz’altro interessante. La seconda novità riguarda la nuova versione dei TLTRO che implica, al raggiungimento di obiettivi di prestito alle imprese, addirittura il pagamento di interessi alle banche da parte della BCE, poiché alle operazioni si potrebbe applicare anche il tasso negativo sui depositi. Le misure appaiono destinate a ridurre ulteriormente tassi di mercato e premi al rischio, limitando i timori di tassi eccessivamente negativi, come esplicitamente escluso da Draghi in conferenza stampa.