
La crescita organica dei ricavi registrata nel 2016 dagli intermediari statunitensi è stata la più bassa degli ultimi 5 anni. Tuttavia, secondo un sondaggio effettuato dalla società di consulenza per la distribuzione assicurativa Reagan Consulting, la maggioranza dei Broker americani è fiduciosa circa l’incremento del business nel corso dell’anno.
Kevin Stipe, presidente di Reagan Consulting, ha spiegato che l’ottimismo dei broker deriva in parte dalla nuova amministrazione Trump che viene percepita “business oriented” e quindi molto concentrata a velocizzare il ritmo della crescita economica del Paese.
Nel corso del 2016 il ritmo di crescita è stato del 4,6%, ma gli ultimi tre mesi sono stati particolarmente positivi, permettendo una accelerata rispetto ai dati del trimestre precedente, quando il tasso di crescita era del 3,6%.
Di certo, anche lo sprint del quarto trimestre ha influenzato il “sentiment” dei broker intervistati, i quali sono convinti che il peggio sia alle spalle e la crescita economica non possa che alimentare l’incremento dell’attività nel corso dell’anno. I dati del sondaggio Organic Growth and Profitability (OGP) indicano in un 6% il tasso medio di crescita organica atteso dai broker a fine 2017. Tenuto conto che i prezzi delle soluzioni assicurative property e casualty si confermeranno sui livelli attuali, allungando ulteriormente il periodo di mercato “soft”, per raggiungere gli obiettivi prefissati ai broker non resta che sperare in una crescita più rapida dell’economia statunitense.
“E’ dal 2013 che la crescita dei broker è superiore all’incremento annuo del PIL statunitense, nonostante il continuo calo dei premi property e casualty – aggiunge Stipe – ma i broker non possono continuare a sfidare la legge di gravità e quindi, sarà indispensabile un deciso increment del PIL se vorranno centrare gli obiettivi di fine anno”.
I dati dello studio, che Reagan Consulting effettua a cadenza trimestrale ascoltando oltre 150 società di brokeraggio e agenzia medie e grandi, mostrano evidenti differenze quando si parla di line di business.
La crescita del settore degli employee benefits è stata del 6,8%, rispetto al 5,5% dell’anno precedente, mentre per quanto riguarda il comparto property/casualty la crescita è stata del 3,3%, contro il 5,3% del 2015.
I margini di profitto delle società, che vengono calcolati secondo l’indice economico EBITDA (Earning Before Interest Taxes Depreciation Amortisation), non hanno registrato cambiamenti nel corso del 2016, confermando i valori dell’anno precedente a circa il 20%, mentre per quanto riguarda i margini operativi è continuata la discesa iniziata tre anni fa (-12,2% nel 2016).