Scor prevede grosse perdite dovute al conflitto in Ucraina. Il colosso francese della riassicurazione avverte potenziali perdite di milioni di euro “in doppia cifra” nel primo trimestre dell’anno per via della guerra in corso.
In una nota, Scor ha affermato di aver monitorato da vicino la situazione per valutare il potenziale impatto del conflitto, insieme a quello delle sanzioni internazionali, sulla sua attività di riassicurazione globale.
L’azienda osserva che la sua controllata russa, Scor PO, è stata direttamente colpita dal conflitto e ha smesso di sottoscrivere nuove attività, aggiungendo che sono previste gravi perdite in molte delle sue linee di business, inclusi rischi politici, credito e fideiussione e aviazione.
“Scor prevede un addebito per il primo trimestre 2022 nell’ordine di “milioni di euro in doppia cifra” per potenziali sinistri relativi al conflitto sia nella riassicurazione che nelle assicurazioni speciali. È chiaro che con la continuazione del conflitto, evolveranno anche le stime”.
Scor ha anche spiegato che i costi legati alla guerra in Ucraina vanno ad aggiungersi ad altre spese del primo trimestre, come le catastrofi naturali - comprese le tempeste di vento in Europa, le inondazioni in Australia e la siccità in Brasile - e il Covid-19. “Tutto ciò avrà un impatto negativo sul combined ratio di Scor P&C e sul margine tecnico di SCOR L&H e si prevede che si tradurranno in una perdita trimestrale”. Tuttavia, Scor “rimane molto ben capitalizzata” e il coefficiente di solvibilità nel primo trimestre dovrebbe attestarsi a un livello “significativamente al di sopra del 226% registrato alla fine del quarto trimestre 2021”.
I risultati del primo trimestre 2022 saranno pubblicati il prossimo 6 maggio.