
CFC Underwriting, assicuratore specializzato in rischi cyber, avverte che sono in forte aumento le truffe cyber che sfruttano la pandemia di Covid-19 per colpire le aziende.
“Da quando i Paesi di tutto il mondo sono stati praticamente bloccati, il nostro team cyber claims osserva che sebbene non ci sia stato ancora un cambio di frequenza degli attacchi, la probabilità che le aziende finiscano tra le vittime di queste truffe è sicuramente più alta rispetto a prima dell’a pandemia per via l’attuale scenario di maggiore vulnerabilità”, ha dichiarato Lindsey Nelson, leader dell’area cyber development di CFC.
“Non potrebbe esserci situazione migliore per i cyber criminali di questa nuova era di smart working. I dipendenti lavorano da casa su dispositivi non sicuri e le aziende potrebbero non aver dato loro alcuna formazione aggiuntiva per aiutarli a riconoscere situazioni critiche come il phishing che gioca proprio a sfruttare la curiosità sul coronavirus, per attaccare le macchine di chi ci casca”.
Gli esperti di CFC Underwriting hanno notato che ci sono falsi siti web che offrono attrezzature mediche e informazioni sul Covid-19, così come circolano false e-mail di aziende governative e falsi post sui social media che, una volta cliccati, aprono le porte ai cyber criminali che possono prendere informazioni personali, installare ransomware e effettuare pagamenti o spostamenti di denaro farlocchi.
Tutti gli sforzi sono stati concentrati nel permettere ai dipendenti di lavorare da remoto, ma non si è stati molto attenti al considerare la sicurezza. “E’ molto probabile che proprio in questa prima fase gli hacker siano già penetrati nelle caselle postali delle aziende e siano semplicemente in attesa del momento giusto, dell’occasione più allettante per affondare il colpo. Ciò significa – ha concluso Nelson – che ci vorrà molto tempo per valutare gli effetti di questa ondata di attacchi, non qualche settimana e neanche qualche mese”.