
Secondo i risultati di uno studio realizzato dalla società di consulenza Synpulse, nel corso del 2015 solamente il 4% della nuova produzione vita del mercato di Singapore è veicolata attraverso i canali diretti.
Secondo il report “How has the direct channel fared?” il canale digitale ha conosciuto a Singapore uno sviluppo decisamente insoddisfacente, nonostante il suo enorme potenziale di crescita.
Si stima che 1,4 milioni di cittadini di Singapore utilizzi il web per fare shopping online, con il settore dei viaggi e l’industria della moda a fare la parte del leone. Poco premiata invece l’industria assicurativa, con solamente il 4% dei premi di nuova produzione vita intercettati dal web, come confermano peraltro, i dati raccolti dalla Life Insurance Association of Singapore. La bassa percentuale di acquisti online è dovuta al fatto che in realtà sono pochi gli assicuratori a offrire la possibilità di acquisire polizze vita via internet, nonostante il mercato abbia dimostrato di essere pronto per la distribuzione online. Inoltre, i prodotti disponibili sul web non si differenziano da quelli acquistabili attraverso i canali tradizionali. Il che rappresenta un problema non indifferente, in quanto il web dovrebbe essere sinonimo di semplicità ed è difficilmente pensabile che una persona possa essere in grado di effettuare un acquisto consapevole di una polizza vita, fra quelle attualmente disponibili, senza il supporto consulenziale di un intermediario professionale.
Insomma, l’attività digitale Direct-to-Consumer (D2C) per le assicurazioni vita è ancora ai suoi primi stadi e la strada da compiere è ancora molto lunga.