
Migliaia di contatti telefonici, indirizzi e-email, informazioni di aziende private e pubbliche italiane sono in vendita nel darkweb. È questo il risultato di una ricerca svolta da Swascan, azienda italiana parte del polo cyber di Tinexta Group, attraverso la piattaforma proprietaria di Cyber Threat Intelligence.
Si sa che nel dark web si possono reperire dati trafugati a istituzioni, aziende e persone di tutto il mondo e, a quanto pare, le informazioni rubate agli italiani sono particolarmente gettonate. Dati sottratti da fonti diverse come “blog, piattaforme di messaggistica tra le quali spicca Telegram, forum e altro ancora che vengono poi messi in vendita”, spiega il Ceo di Swascan, Pieguido Iezzi. “Quanto estrapolato dai nostri esperti, tramite la piattaforma proprietaria di Cyber Threat Intelligence, denota un incremento dell’attenzione da parte dei criminal hacker nei confronti del nostro Paese”.
Gli annunci che fanno riferimento all’Italia aumentano, sia in riferimento alle richieste di acquisto, sia rispetto alle richieste di vendita di credenziali di accesso dati (questo in riferimento agli ultimi tre mesi). Iezzi sottolinea come “confrontando i dati raccolti a giugno con quelli di agosto, abbiamo potuto rilevare come queste “inserzioni”, in cui vengono venduti, ma anche richiesti, i dati privati, tra cui le credenziali, dei nostri connazionali sono esplosi con un incremento di oltre il 300% (357%, per l'esattezza) di richieste”. Infine, cresce anche l’interesse nei confronti delle infrastrutture critiche e, conclude Iezzi, “il 25 agosto abbiamo rintracciato un annuncio, di cui non è stato possibile verificare la legittimità, che millantava la possibilità' di acquistare 36.000 documenti apparentemente appartenenti alla nostra Pubblica Amministrazione”.