Oltre un italiano su tre (32%) ha subito negli ultimi 90 giorni un attacco informatico o un tentativo di accesso ai propri dati personali.
Lo rileva uno studio effettuato da Revolut insieme a Dynata che evidenzia come gli attacchi siano principalmente e-mail di phishing (ricevute dal 22%) e sms fraudolenti (18%).
C’è poi un 4% che ha ricevuto una notifica da una terza parte che affermava che i suoi dati personali erano stati compromessi.
Inoltre, il 3% degli intervistati afferma di essere stato vittima di una transazione fraudolenta negli ultimi 3 mesi, con una maggiore incidenza tra le donne (4% rispetto al 2% degli uomini) e tra i consumatori appartenenti alla fascia d’età 25-34 anni (7%), probabilmente per un maggiore utilizzo di servizi e piattaforme online.
Nonostante i pericoli siano reali, 1 italiano su 5 (21%) non adotta misure proattive per proteggere i propri dati.
Nello specifico, il 10% incrocia le dita e spera che tutto vada per il meglio, mentre il 6% pensa che stando attenti non si possa essere vittime di una truffa, ignorando che le tattiche dei truffatori diventano ogni giorno più sofisticate. Il 5% invece non ha idea di quali precauzioni adottare.
Fortunatamente, però, quasi 8 italiani su 10 prendono sul serio le minacce informatiche e adottano diverse misure per evitare pericoli: la precauzione più diffusa è quella di acquistare solo sui siti ritenuti affidabili (lo afferma il 44% degli intervistati), seguita dall’utilizzo dell’autenticazione a 2 fattori (39%) e dai cambi password effettuati spesso e senza ripetere quelle già utilizzate in precedenza (26%).
Il 14% - che sale al 21% tra i giovani di 18-24 anni - afferma di utilizzare anche le carte virtuali, in grado di garantire un ulteriore livello di sicurezza durante lo shopping online. Alcune banche e app come Revolut offrono, oltre alle classiche virtuali, anche le carte virtuali usa e getta, che potendo essere utilizzate solo una volta assicurano un livello di sicurezza superiore, in quanto i dettagli carta vengono sostituiti dopo ogni utilizzo.
Dalla ricerca, poi, emerge che quasi 1 italiano su 10 (9%) afferma di non sapere come riconoscere un attacco fraudolento e il 14% non saprebbe cosa fare se la sua carta venisse rubata o i dettagli del suo conto bancario venissero compromessi.
Il 33% degli italiani ritiene che le banche online e le app finanziarie possano tenere il denaro più al sicuro rispetto alle banche tradizionali, in quanto sono in grado di offrire standard tecnologici più elevati. Le banche tradizionali ottengono invece il 31% delle preferenze in fatto di sicurezza. Guardando i dati dal punto di vista demografico, sono gli intervistati dai 18 ai 44 anni quelli che mostrano maggiore fiducia nelle banche online, mentre gli over 45 sono più inclini a pensare che gli operatori tradizionali siano sinonimo di maggiore sicurezza.