
Abbiamo imparato a conoscere gli effetti dei cambiamenti climatici sulla gestione del rischio. Proprio per formare le figure specializzate che mancano nel settore, l’Università di Trieste ha stretto un patto quindicennale con Generali e Modefinance (gruppo TeamSystem). L’obiettivo? Creare la prima generazione di esperti in modellistica quantitativa per i rischi clima-finanziari.
Il progetto “Climate and Financial Risk Analysis in the Market Ecosystem” darà concretezza al nuovo curriculum in Fisica dei Sistemi Complessi, Clima e Finanza della Laurea Magistrale in Fisica – un unicum in Italia. Grazie ai fondi delle tre realtà, dal prossimo anno accademico sarà attivata una cattedra aggiuntiva e una borsa di dottorato dedicata.
Non partono da zero: una prima cattedra strategica era già stata finanziata dall’Ateneo. Con questo passo, però, si fa sul serio. “La nascita di questo percorso dimostra l’innovazione delle nostre lauree magistrali, strettamente legate alle esigenze del mercato”, ha sottolineato il rettore dell’Università degli Studi di Trieste Roberto Di Lenarda. “Grazie a Generali e Modefinance, avremo un approccio operativo e concreto. I nostri studenti lavoreranno a fianco di due eccellenze imprenditoriali”.
L’urgenza è chiara: servono professionisti in grado di tradurre in modelli quantitativi le criticità legate al clima – dai danni asset-backed all’impatto su mercati e crediti. Carlo Ferraresi, Group chief risk officer di Generali, spiega: “Non è un semplice accordo accademico. Vogliamo costruire competenze per anticipare i rischi, non solo risarcirli. Mitigazione e adattamento richiedono figure capaci di decifrare la complessità tra fenomeni ambientali, sociali e finanziari. Trieste, con il suo ecosistema scientifico e la nostra sede storica, è il luogo ideale”.
Per Valentino Pediroda, amministratore delegato di Modefinance (spin-off proprio dell’Ateneo triestino), “la multidisciplinarità di questo profilo è cruciale. I professionisti formati potranno offrire un contributo decisivo nella gestione dei rischi climatici e nel rating del credito, dove sostenibilità e resilienza finanziaria sono sempre più interconnesse”.
Oltre alle aziende promotrici, sono coinvolte nel progetto realtà come ARPA FVG e List SpA. Lezioni pratiche, seminari e progetti di ricerca completeranno la formazione: un ponte concreto tra teoria e mercato, per rispondere a una delle sfide più urgenti del risk management moderno.