
Secondo il recente Broker Barometer di Aviva, il fenomeno della sottoassicurazione è ancora ampiamente diffuso nel Regno Unito, con il 68% dei broker che ritiene che i propri clienti non siano adeguatamente coperti, spiega Insurance Business.
Solo il 28% degli assicurati utilizza regolarmente perizie per stimare correttamente il valore dei beni assicurati, mentre il 59% lo fa solo saltuariamente e il 12% quasi mai.
Questo tipo di approccio espone clienti e assicuratori a contestazioni in caso di sinistro o a liquidazioni parziali.
In collaborazione con BCH, società specializzata nelle stime di ricostruzione, Aviva ha analizzato 85 immobili commerciali, rilevando una sottoassicurazione media del 73%, con un divario medio di 399.667 sterline per edificio, ma con punte che arrivano fino a 1,7 milioni.
Il costo rimane il principale criterio di scelta per i clienti (47%), seguito da qualità del servizio (40%) e opzioni di copertura (38%), ma il problema centrale resta la scarsa comprensione di cosa significhi realmente una copertura adeguata, indicata dal 53% dei broker.
Le conseguenze sono tangibili: il 71% ha visto aumentare i casi di sinistri negati o liquidati a importi inferiori, causando difficoltà finanziarie al 54% dei clienti coinvolti e perdita di fiducia negli assicuratori per il 46%.
Otto broker su dieci concordano sul fatto che la sottoassicurazione vada affrontata più apertamente con i clienti; per la metà del campione, serve una comunicazione più efficace, e per il 45% sono necessari strumenti di supporto alle valutazioni. Aviva ha aggiornato il proprio Commercial Intelligence Tool per segnalare indicatori di sottoassicurazione già in fase di preventivo, come periodi di indennizzo per interruzione d’attività troppo brevi o fatturati incoerenti rispetto al livello di copertura.