
La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) americana ha diffuso delle nuove stime riguardo all’andamento della stagione meteorologica in corso, annunciando un peggioramento nelle previsioni del numero di uragani e tempeste tropicali rispetto a quanto calcolato nei primi mesi dell’anno.
Le aspettative iniziali erano di una stagione leggermente inferiore alla norma per quanto riguarda l’intensità dei fenomeni: erano previsti infatti da 10 a 16 tempeste tropicali, da 4 a 8 uragani di scarsa potenza e da 1 a 4 di portata maggiore. Gli ultimi dati invece prospettano un’attività più intensa (pari o leggermente superiore alla media), con 12-17 tempeste, 5-8 uragani minori e 2-4 uragani più distruttivi.
Il mutato scenario non deve allarmare solo le popolazioni delle aree interessate, bensì anche il settore riassicurativo, le insurance-linked-securuties e il mercato dei cat bond. Gli uragani e le altre catastrofi naturali infatti sono il rischio numero uno di cui questi comparti si occupano, ed è quindi il fenomeno da cui dipende la maggior parte dei profitti.
Gary Bell, Phd presso il NOAA Climate Prediction Center, ha dichiarato che le stime sono state riviste in seguito a importanti cambiamenti avvenuti a livello meteorologico negli ultimi mesi, tuttavia non ci si aspetta che il 2016 sarà un anno da record. La maggiore preoccupazione degli studiosi è però la corrente La Nina, un insieme di fenomeni atmosferici e oceanici che colpirà le coste meridionali statunitensi il prossimo autunno.