L’Rc Auto si appresta ad affrontare una vera e propria rivoluzione. Nei giorni scorsi l’Ivass ha emanato due provvedimenti che introducono una nuova disciplina dell’attestato di rischio, il cosiddetto attestato di rischio dinamico, e definiscono nuove regole per il riconoscimento della classe di merito di conversione universale e per la sua evoluzione nel tempo, con l’introduzione di benefìci a favore di alcune categorie di assicurati, come i conviventi di fatto e uniti civilmente.
Ora l’Istituto di Vigilanza si appresta ad aprire un nuovo tavolo di lavoro per arrivare al superamento del bonus-malus. Una volte ottenute le prime proposte dalle compagnie entro metà giugno, l’Ivass cercherà di capire come poter sostituire l’attuale formula legata al veicolo e alla residenza con un’altra che tenga conto del comportamento effettivo del guidatore.
Secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore “il punto cardine è monitorare il comportamento di ciascuno, qualsiasi mezzo guidi. L’ideale sarebbe seguire il suo smartphone, ma con enormi problemi di attendibilità e privacy. Così si può ipotizzare un sistema misto, che valorizzi anche l’archivio nazionale delle patenti, tenuto dalla Motorizzazione, nel quale affluiscono anche le segnalazioni sulle infrazioni rilevate dalle forze dell’ordine. Ma anche questo archivio ha molte lacune. Si dovrebbe quindi pensare a un sistema misto. A spingere verso soluzioni di compromesso c'è anche un problema di equità: se una famiglia poco abbiente ha un solo veicolo utilizzato da quattro patentati, non è equo che su essa gravino quattro polizze obbligatorie al posto di quell'unica che oggi copre tutti”.