carbone
Come annunciato un anno fa, dal 2 luglio Swiss Re non riassicurerà più le imprese con oltre il 30% di esposizione al carbone termico.
Se Generali è da qualche mese nel mirino di Greenpeace perché continua ad assicurare aziende attive nel settore del carbone, Allianz sfrutta il momento e cerca di guadagnare un vantaggio competitivo cercando di apparire maggiormente sensibile alle tematiche ambientali.
Alcuni assicuratori europei continuano a favorire settori industriali che accelerano i cambiamenti climatici e che emettono pericolosi inquinanti nell’atmosfera, come ad esempio le principali centrali a carbone in Polonia assicurate con Generali.
Negli ultimi anni è sempre più cresciuto il processo di disinvestimento dei capitali nelle fonti fossili, a fronte di una maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali, in uno scenario caratterizzato da preoccupanti cambiamenti climatici.
Sono ormai salite a quindici le grandi compagnie assicurative internazionali, quasi tutte europee, che hanno deciso di disinvestire dalle società di estrazione del carbone, il più inquinante tra i combustibili fossili, per un importo di venti miliardi di dollari nel corso dell’ultimo anno. È quanto si rileva dal report realizzato da Unfriend Coal, la coalizione di ong e associazioni della società civile internazionale.