Insolvenze
Allianz Trade prevede che le insolvenze aziendali globali cresceranno del +6% nel 2025 e del +3% nel 2026, dopo un aumento del +10% nel 2024.
Il settore retail statunitense sta affrontando un aumento delle insolvenze nonostante la crescita apparente delle vendite, con oltre 30 fallimenti nel 2024, i livelli più alti dalla "Apocalisse del Retail" degli anni 2010.
L’edizione 2024 del “Barometro Atradius sui comportamenti di pagamento tra aziende – Focus: Asia” evidenzia preoccupazione tra le aziende asiatiche circa un possibile aumento delle insolvenze nei prossimi mesi, con effetti negativi sul commercio a credito B2B.
Le aziende dell'Europa centrale e orientale si mostrano resilienti e con una forte capacità di adattamento nel rispondere alle sfide del difficile contesto economico. Più della metà delle aziende (60%) prevede che le attuali tensioni economiche porteranno a una crescita delle insolvenze nei prossimi 12 mesi, mentre il 33% prevede che nuove sfide di breve e lungo termine impatteranno sullo scenario imprenditoriale globale. Questo spiegherebbe perché il 10% in più di aziende rispetto allo scorso anno sta aumentando il ricorso alla gestione strategica del rischio di credito per proteggere i livelli di liquidità aziendale.
Allianz Trade ha pubblicato oggi l’ultimo Rapporto sulle insolvenze globali con le previsioni aggiornate per il 2024 e il 2025. Secondo il principale assicuratore crediti commerciali al mondo, dopo due rimbalzi graduali nel 2022 (+1%) e nel 2023 (+7%), le insolvenze globali delle imprese sono destinate ad accelerare nuovamente nel 2024 (+9%), prima di stabilizzarsi nel 2025 (0%) - su livelli elevati.
Allianz Trade ha pubblicato la nuova edizione del suo Rapporto sulle insolvenze globali e fornisce previsioni aggiornate per il 2023 e il 2024. Secondo il principale assicuratore dei crediti commerciali, dopo un piccolo rimbalzo registrato nel 2022 (+1%), le insolvenze globali sono destinate ad aumentare del +6% nel 2023 e del +10% nel 2024.
Allianz Trade ha pubblicato il Report Globale sulle Insolvenze aziendali nel quale ridefinisce le proprie previsioni per il 2023 e il 2024. Secondo il principale assicuratore di crediti commerciali al Mondo, dopo un lieve rimbalzo nel 2022 (+2%), le insolvenze globali sono destinate a salire del 21% nel 2023 e del 4% nel 2024. Come si spiega tale aumento? Si rischia di ritornare velocemente ai livelli pre-pandemia?
La pressione inflazionistica, la stretta monetaria, la crisi energetica e le interruzioni della catena di approvvigionamento stanno mettendo a rischio i flussi di cassa delle imprese.
L’aumento del costo delle materie prime, peraltro sempre più indisponibili è considerato dagli imprenditori italiani il fattore di crisi che maggiormente impatterà sulle prospettive e i programmi di sviluppo nel biennio 2022-2023.
L’invasione in Ucraina e i nuovi lockdown in Cina hanno nettamente deteriorato l’equilibrio dei rischi per le imprese.
In crescita il rischio di credito commerciale nel comparto italiano dell’automotive che per il 2022 è atteso a un incremento dei livelli d’insolvenza fra il 5% e il 10%.
L’onda lunga della pandemia preoccupa le aziende in Est Europa. Nonostante ciò, resta sostanzialmente invariato il valore totale dei crediti inesigibili derivanti da operazioni commerciali a credito tra aziende nella regione.
Cresce in Europa, in termini di valore, la percentuale di fatture insolute alla scadenza. Si passa al 53% del valore totale delle fatture relative ad operazioni commerciali tra aziende, dal 47% dello scorso anno.
A partire dal 2020, le misure di sostegno statali hanno supportato la maggior parte delle economie a evitare una grave ondata di insolvenze aziendali, nonostante lo shock economico epocale causato dalla crisi dovuta alla diffusione del Covid-19.
Nel report economico/settoriale dedicato all’Italia, Atradius prevede una crescita cumulativa di insolvenze e fallimenti aziendali in Italia (+4%) per la seconda metà dell’anno, con un trend in salita atteso anche per il 2022.
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