- Notizie
- Studi e ricerche
Studi e ricerche
A seguito di grandi violazioni di dati e scandali sulla privacy, importanti interruzioni IT e l'introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati nell'Unione europea e in altri Paesi, il rischio cyber diventa una delle principali preoccupazioni per le imprese.
Mansutti S.p.A, storica realtà del brokeraggio assicurativo italiano, ha condotto un’indagine per delineare le tendenze più significative nelle propensioni e nelle abitudini di acquisto rispetto ai prodotti assicurativi da parte di un campione rappresentativo di 304 soggetti acquirenti, o possibili acquirenti, di polizze assicurative.
Stringere accordi di M&A ha portato migliori rendimenti agli azionisti negli ultimi dieci anni: lo dimostrano inequivocabilmente i dati sull’M&A globale raccolti dal Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di Willis Towers Watson.
LinkedIn, la più grande rete professionale al mondo, ha presentato i dati della sua nuova ricerca relativa alla percezione degli italiani in relazione al futuro del proprio lavoro, le competenze necessarie per avere successo in ambito professionale e la comparazione degli stipendi attuali rispetto alle generazioni precedenti.
Nei prossimi anni, i rischi informatici e l'impatto delle nuove tecnologie avranno un'influenza crescente sul panorama degli indennizzi alle aziende. Tuttavia, secondo una nuova ricerca di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), sono gli incendi e le esplosioni a causare i maggiori indennizzi per le Compagnie assicurative.
Pubblicato il report “Prepararsi per la Cyber Insurance”, una fotografia sullo stato delle polizze cyber a livello europeo e un utile strumento per le aziende nel definire gli obiettivi nel processo di assicurazione di questi rischi.
Gli attacchi informatici e la perdita/violazione dei dati dominano la lista dei pericoli più temuti dai dirigenti, a dimostrazione che i rischi informatici hanno ormai soppiantato le indagini di qualsiasi tipo nelle preoccupazioni del top management.
Due cuori e una capanna? Sì, purché sia ordinata. La casa è, da sempre, uno dei beni più preziosi per gli italiani, da difendere da ogni attacco o pericolo: ladri e incidenti domestici possono causare danni materiali, che si possono prevenire grazie a polizze assicurative o sistemi di sicurezza, ma secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, anche il tubetto del dentifricio lasciato aperto, le luci accese in tutte le stanze, piccoli lavori domestici lasciati a metà o fatti male, o semplicemente il disordine, possono provocare conseguenze: mettono a dura prova infatti le convivenze tra le famiglie italiane.
SimCorp (Nasdaq: OMX), provider di soluzioni per l’industria dell’Investment Management con sede a Copenhagen, e la Business School Europea Essec hanno realizzato un Osservatorio sul mercato dell’asset management in Europa. Un sondaggio che coinvolge tutte le principali realtà del settore in Italia, Francia e Spagna e che dopo questa prima fase ha l’obiettivo di comprendere anche altri protagonisti poiché si tratta di uno studio in costante aggiornamento.
L’avvento dell’Internet of Things (IOT) ha il potenziale di aumentare la complessità e di amplificare il rischio ma, secondo una nuova ricerca dei Lloyd’s, potrebbe anche portare maggiore innovazione in tutta la catena del valore dell’assicurazione, inclusa la liquidazione dei sinistri.
L’89% degli italiani dichiara di essere troppo stressato, sottoposto a un carico di pressioni, incombenze e preoccupazioni che riduce la qualità della vita e arriva molte volte a incidere negativamente sulla salute, il lavoro e le relazioni sociali.
Sono stati presentati ieri a Milano, nella splendida cornice dell’ultimo piano della Torre Diamante di BNP Paribas, i risultati della ricerca “Salute 4.0: curarsi nell’era digitale, generazioni a confronto”, commissionata dalla compagnia francese e condotta dall’istituto di ricerca Eumetra MR.
La sesta edizione dell’Osservatorio Cineas-Mediobanca sulla diffusione del risk management nelle medie imprese italiane evidenzia come le imprese che gestiscono i rischi nella modalità più evoluta siano passate dal 17,2% del 2016 al 37,5% nel 2018.
Gli italiani sono sempre più attenti ai temi che riguardano la loro vita quotidiana: le preoccupazioni individuali e i rischi futuri assumono un chiaro ordine di priorità, con un nuovo ruolo per le assicurazioni.
La quasi totalità dei manager intervistati (87%), sostiene che il personale inesperto rappresenti il rischio maggiore in ambito crimini informatici.