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Studi e ricerche
Nel “Rapporto Clusit 2021”, nuova edizione dell’annuale studio dell’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, spicca la crescita del 12% nel numero dei attacchi cyber di grave entità registrati nel mondo, rispetto al 2019, per un totale di 1.871 di dominio pubblico e danni globali che valgono due volte il Pil italiano.
A livello globale, le perdite del settore assicurativo da catastrofi naturali e disastri causati dall'uomo ammontano a 83 miliardi di dollari nel 2020. L’Italia, nonostante la forte esposizione a fenomeni geologici e climatici estremi, fa un uso ancora limitato di strumenti assicurativi specializzati a tutela di privati ed aziende, al punto che il Paese vanta il triste primato del maggior deficit di protezione per le calamità naturali in Europa, con solo il 3,2% delle perdite assicurato (dati Swiss RE).
Lo sviluppo dei vaccini e le politiche di sostegno fiscale dei governi lasciano ben sperare per una ripresa dell’economia, che dovrebbe riacquistare slancio nel 2021. Tuttavia, le previsioni a breve a termine restano incerte e molto dipenderà dall’efficacia della vaccinazione e dal rischio di una nuova ondata di contagi che potrebbe rinviare la ripresa economica al 2022.
Non si ferma la corsa degli italiani all’acquisto di veicoli green: nel corso del 2020 è cresciuta la quota di mercato delle auto ibride ed elettriche, che si attesta rispettivamente al 2,60% (nel 2019 era 2,17) e allo 0,08% (nel 2019 era 0,02) rispetto al totale delle immatricolazioni.
Sham, il ramo assicurativo nella gestione dei rischi dei servizi medico-sanitari del gruppo francese Relyens, ha affidato a Francesca Rubboli la direzione del comparto di Risk Management della Business Unit Italiana.
L'errore umano è stata la principale causa alla radice di incidenti e sinistri informatici a livello globale. Il ransomware (e la conseguente interruzione dell'attività) è invece il rischio più significativo quando si considerano le perdite della parte interessata, o in altre parole, i costi finanziari diretti per le imprese. Lo rivela il report “Cyber claims analysis” di Willis Towers Watson.
Nell’anno della pandemia è stato il boom del mondo digitale e dei social media. Tanto è vero che oggi in Italia 50 milioni di persone ovvero l’84% della popolazione, ogni giorno accedono a internet (+2% su base annua) e trascorrono online il doppio del tempo che spendono guardando la tv, mentre sette italiani su dieci, per un totale di 41 milioni di persone, il 68%, interagiscono sui canali social (+6%), utilizzati in maniera diversificata, a scopo di intrattenimento, informazione, condivisione e conversazione.
Aon ha reso noto i risultati di un sondaggio condotto su scala internazionale (“Reprioritizing Risk and Resilience For a Post-COVID-19 Future"), dal quale è emerso come la pandemia da Covid-19 renda imperativo per le aziende rivedere la classifica dei principali rischi a cui un’organizzazione è esposta, oltre che innovare ed esplorare nuove strategie di gestione degli stessi.
Willis Towers Watson, in occasione del lancio della sua annuale Renewable Energy Market Review, ha rivelato che il cambiamento climatico e la conseguente transizione verso le energie rinnovabili e le iniziative a basse emissioni di carbonio, così come la crescente importanza dei principi ESG (Environmental, Social e Governance), trasformeranno il panorama di rischio del settore delle energie rinnovabili.
Il premio medio delle polizze Rc Auto continua a calare. È quanto rileva l’Ania in base ai dati riguardanti i contratti rinnovati a dicembre 2020.
Deloitte ha presentato la dodicesima edizione del report “Tech Trends”, lo studio che esplora tecnologie emergenti, strategie di business e processi di trasformazione digitale nel nuovo contesto socio-economico, con l’obiettivo di offrire insight e consigli utili ai leader aziendali per affrontare le sfide dei prossimi 18-24 mesi.
L’innovazione tecnologica e la digital transformation sono diventati temi centrali all’interno delle strategie e dei piani industriali di tutto il settore finanziario. Per continuare ad essere competitivi nel nuovo ecosistema, i player assicurativi dovranno ridisegnare i loro modelli di business alla luce del processo di digitalizzazione in atto.
Tra marzo e settembre dello scorso anno, circa 3 milioni di italiani sono stati costretti a rinunciare alle cure mediche per le difficoltà economiche sopraggiunte durante la pandemia. È quanto emerge dalla ricerca commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat.
L’anno della pandemia è stato anche l’anno dello smart working, una riorganizzazione del modo di lavorare e dell’utilizzo del tempo al quale ci stiamo un po’ tutti abituando.
Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) ha presentato l’edizione 2021 della sua indagine annuale sui rischi aziendali globali, che aggrega le opinioni di ben 2.769 esperti, tra cui CEO, risk manager, broker ed esperti assicurativi, provenienti da oltre 92 Paesi.