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Studi e ricerche
Continua a ridursi la percentuale di recupero delle auto rubate nel nostro Paese (38%), mentre crescono i veicoli che una volta rubati spariscono nel nulla. Negli ultimi 10 anni sono oltre 1 milione quelli di cui si sono perse le tracce, tra questi 682.000 autovetture, mentre la restante parte è composta da moto, veicoli commerciali leggeri e mezzi pesanti. Negli ultimi cinque mesi, con il venir meno delle restrizioni alla circolazione, sono tornati ad aumentare sensibilmente i furti di veicoli (+25%).
Il tradizionale report sulla Medmal di Marsh evidenzia come durante la pandemia siano aumentati i costi dei sinistri nella sanità pubblica. Secondo la 12° edizione del report si è registrato un balzo del numero di sinistri legati al Covid nei servizi sanitari di assistenza territoriale, passando da percentuali prossime allo 0% degli scorsi anni fino al 14% del periodo 2020-2021.
In un momento in cui le mascherine non sono più obbligatorie all’aperto, segno di una riapertura ormai quasi completata, la rilevazione di giugno del Cerved “Termometro delle famiglie” certifica un miglioramento del clima di fiducia delle famiglie italiane.
Comprare l’auto direttamente dallo smartphone? Secondo l’Osservatorio MiaCar - Facile.it, nel 2020 il 28% degli utenti che hanno acquistato online un’automobile nuova o a km zero lo ha fatto dal proprio smartphone.
Levatemi tutto ma non il mio smartphone, neanche a letto. L’esposizione alla luce blu emessa dagli schermi di TV, smartphone, tablet, computer ed e-reader può influire negativamente sul riposo notturno, inibendo la melatonina, l’ormone che induce il sonno. “Emma – The Sleep Company”, azienda specializzata nella produzione di sistemi per il sonno, ha pubblicato un’indagine condotta tra gli italiani per indagare i comportamenti circa l’utilizzo di device la sera a letto prima di addormentarsi.
È del 31% la percentuale degli italiani che dichiarano di non sentirsi molto al sicuro all’interno della sua abitazione, perché l’edificio in cui vive è magari vecchio o presenta qualche pericolo potenziale, e che afferma che non saprebbe bene come comportarsi e a chi rivolgersi nel caso in cui si verificasse un danno o incidente domestico.
La ricerca “Thales Global Data Threat Report 2021”, condotta da 451 Research, parte di S&P Global Market Intelligence rileva la grande preoccupazione che permane nelle aziende per i rischi legati alla sicurezza dei dipendenti che lavorano a distanza.
La mobile bank N26 ha realizzato uno studio che mostra come sia cambiato a livello europeo e italiano il panorama dei servizi on demand nel corso del 2020.
Da una ricerca realizzata da Italian Insurtech Association (IIA) e Yolo Group negli ultimi sei mesi sono state circa 400.000 le persone che hanno acquistato polizze digitali, con la prospettiva di arrivare entro fine anno al raddoppio dell’anno precedente (750.000), pari a una crescita del 114% rispetto al 2020. Le categorie di maggior interesse sono travel e sport (che rappresentano circa il 25% delle transazioni di polizze digitali), seguite da mobilità (23%), casa (11%) e salute (4%).
Neosurance, la scale-up insurtech globale osserva che analogamente a quando avvenuto nel mondo bancario con l’open banking e i pagamenti digitali, anche il settore assicurativo si sta aprendo a ecosistemi esterni, grazie a tecnologie che ne stanno completamente cambiando l’identità. Attraverso l’open insurance, la possibilità di proporre e fruire di polizze su piattaforme operanti in settori non assicurativi rivoluzionerà il rapporto tra assicurazioni e clienti.
Nel clima di pessimismo imperante che aleggia dal momento dell’esplosione della crisi sanitaria, lo studio “The State of Growth” realizzato da Oracle NetSuit, riporta un po’ di luce, sostenendo che il 72% delle aziende italiane ha raggiunto o superato l’obiettivo di crescita prefissato per il 2020, nonostante le difficoltà e i problemi.
Il gruppo Allianz ha presentato l’edizione 2021 del tradizionale “Global Insurance Report”, che analizza i mercati assicurativi di tutto il mondo. I risultati dell’ultima edizione ci dicono che l’industria assicurativa è stata colpita in maniera tutto sommato leggera dall’emergenza sanitaria. Infatti, nel 2020, la raccolta premi globale è diminuita soltanto del 2,1%.
Le compagnie assicurative devono integrare modelli di distribuzione fisici e digitali per offrire una migliore customer experience dopo la pandemia. Secondo il World Insurance Report 2021 di Capgemini ed Efma, le compagnie di successo riusciranno a connettere i canali e potenziare le proprie reti di distribuzione con le tecnologie emergenti per far fronte all’impatto del Covid su acquisizione e fidelizzazione dei clienti.
Le parole d’ordine della “nuova normalità” italiana? Famiglia, salute, tecnologia. Il mondo è cambiato e così anche i nostri valori, il livello di fiducia e il nostro modo di relazionarci e comunicare. Ci fidiamo più della famiglia che di noi stessi, abbiamo riscoperto l’importanza della salute e della prevenzione e abbiamo una grande voglia di socialità, ma senza rinunciare agli aspetti positivi della tecnologia. È questo il quadro che emerge dalla ricerca “Fiducia, relazioni e comunicazione: la società italiana nell’era del Covid-19” condotta da BNP Paribas Cardif in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR.
Nella complessa fase che le grandi aziende stanno affrontando, le minacce percepite per il business in Italia riguardano da un lato categorie di rischio “tradizionali” (come quelle finanziarie e operative), e dall’altro rischi emergenti come ad esempio quelli informatici, reputazionali e ESG.