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Studi e ricerche
Il 2021 ha registrato una contrazione dei prezzi Rc Auto dell’11,2%, con un Dicembre che registra un prezzo medio di 334,3 euro, in calo dello 0,3% rispetto a Novembre, segnando un nuovo minimo storico.
Il 2021 è stato contrassegnato da una graduale ma robusta ripresa economica dopo il blackout dell’anno precedente causato dal Covid-19. Un andamento che ha contribuito al deciso aumento delle richieste di prestito da parte delle famiglie italiane per sostenere consumi e progetti di spesa, anche grazie alle misure di politica monetaria e fiscale adottate.
Le aziende italiane dimostrano ampia conoscenza del rischio cyber ma risultano ancora impreparate nell’adozione di piani di risk mitigation, nella promozione di progetti di formazione interna e nell’investimento dei budget aziendali. Allo stesso tempo, l’errore umano risulta il fattore principale di vulnerabilità degli attacchi e le polizze assicurative per i rischi cyber sono ancora poco conosciute.
La pandemia ha visto la maggior parte delle imprese online (61%, in Italia il 67%) accelerare i loro piani per aggiornare il checkout come risultato diretto del cambiamento delle preferenze di pagamento da parte dei consumatori (65%) e dei clienti che chiedono più opzioni di pagamento (52%, in Italia questa esigenza sale al 61%).
“Viviamo in un mondo in cui le persone alternano continuamente l’uso di canali d’acquisto digitali e fisici, rendendo i percorsi lineari una reliquia del passato. Ma siamo anche entrati in una fase in cui i consumatori sono più cauti nel consentire l’acquisizione dei propri dati personali, pur aspettandosi un’esperienza d’acquisto su misura. Questo panorama ha portato le aziende a ripensare al mix di talenti e competenze necessario per soddisfare le nuove aspettative dei consumatori”.
I membri del consiglio di amministrazione e i dirigenti d’azienda possono essere ritenuti responsabili di una gamma crescente di scenari. L’odierna volatilità del mercato, la sempre maggiore minaccia di bolle speculative e inflazione, la prospettiva di un aumento elle insolvenze dovute alla pandemia, insieme alla grande attenzione alle performance ambientali, sociali e di governance (ESG) delle aziende e l’urgenza di una robusta resilienza informatica sono rischi chiave che amministratori e dirigenti (D&O) dovrebbero prendere in considerazione nel 2022.
Smart cities interconnesse, veicoli completamente autonomi e micromobilità tascabile, abilitati da sensori IoT, telecamere e sistemi ADAS, con un’offerta assicurativa creata su misura in base alle abitudini di consumo e ai dati di guida degli utenti. Sono solo alcune delle tematiche affrontate all’interno dello studio “Move to the future: la mobilità del 2031” realizzato da EY e IIA - Italian Insurtech Association per capire come la mobilità e l’industria assicurativa evolveranno nei prossimi 10 anni.
Aon plc ha reso noto i risultati della “Global Risk Management Survey 2021”, l’indagine biennale che raccoglie i contributi di migliaia di Risk Manager operanti in 60 Paesi/Territori nazionali e 16 diversi settori per identificare i principali rischi e le sfide che le loro organizzazioni stanno affrontando.
Metà dei brand di lusso considera ancora la pandemia una sfida per la propria stabilità finanziaria, ma la maggioranza resta ottimista verso le prospettive future. Lo rivela lo studio “Global Luxury Brands Survey Report” realizzato da Willis Towers Watson.
Presentata l’edizione 2021 del Rapporto del Think Tank “Welfare, Italia” supportato da Unipol e The European House – Ambrosetti che stima in circa 632 miliardi di euro la spesa in welfare a fine 2021, con una crescita di circa 6 miliardi di euro rispetto al 2020, anno in cui l’incremento era stato di 50 miliardi di euro rispetto al 2019 per le spese indirizzate su sanità, politiche sociali e previdenza.
Da gennaio ad ottobre sono state immatricolati oltre 476.000 nuovi veicoli elettrici o ibridi in Italia, vale a dire il 38% delle auto totali vendute. Un vero e proprio salto in avanti se si considera che a inizio anno le auto elettriche/ibride in circolazione erano appena poco più di 595.000.
“La vera sfida per i governi è quella di definire le priorità per l'investimento dei fondi NGEU coerentemente con le esigenze di aziende e cittadini, oltre a coordinare gli sforzi di tutti gli stakeholder coinvolti nell'ottica del bene comune. I fondi NGEU dovranno essere utilizzati al fine di creare un contesto in cui digitalizzazione e innovazione possano essere pienamente sfruttate non solo dai cittadini, ma anche dalle aziende. Questo passa attraverso la correzione degli squilibri storicamente presenti in UE, già riscontrabili dall'indice DESI, ed è l'unico modo affinché si possa registrare un impatto positivo sulla produttività e sulla competitività dell'Unione Europea”. Lo dichiara Andrea Poggi, Deloitte central mediterranean clients & industries leader, nel presentare lo studio “Next Generation EU funding and the future of Europe” sulla base di una ricerca condotta da Deloitte nel secondo trimestre 2021.
I cambiamenti registrati dal mercato assicurativo in questo ultimo anno di pandemia hanno evidenziato un’accelerazione dei trend già in atto. Ma come si sono evolute negli ultimi anni le richieste di microimprese, professionisti e freelance in termini di soluzioni assicurative?
Secondo quanto emerso dal report annuale IT Security Economics di Kaspersky, nel 2021 la necessità di usufruire di competenze specifiche è stata una delle ragioni principali per assumere esperti di sicurezza di terze parti, come dichiarato dal 44% delle PMI e dal 50% delle enterprise in Europa.