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Studi e ricerche
Alla fine del primo semestre 2021, il 32% degli impieghi bancari di famiglie e imprese italiane sono stati erogati in territori esposti a un elevato rischio di eventi climatici acuti.
La società di software IT statunitense Ivanti ha presentato i risultati del Ransomware 2021 Year End Report, che ha individuato 32 nuove famiglie di ransomware, portando il totale a 157 e un aumento del 26% rispetto all’anno precedente.
Il mercato auto 2021 è stato asfittico, con circa un milione e mezzo di auto immatricolate, sostanzialmente in linea con il 2020 (anno pesantemente impattato dal Covid) e con una riduzione del 23% rispetto al 2019 (circa 400mila auto in meno).
AXA ha presentato l’edizione 2022 dello studio “Being Mind-Healthy”, il report sulla salute mentale e il benessere.
Per la prima volta a livello globale dal 2016, il 2021 è stato l’anno in cui i dealmaker hanno registrato una performance annuale positiva nell’M&A, secondo il Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di Willis Towers Watson (WTW).
Continuano ad aumentare i progetti di Blockchain e Distributed Ledger, un ambito che evolve sempre più velocemente, con applicazioni diverse, dalle criptovalute agli Nft, passando per il DeFi.
Dall’Allianz Risk Barometer 2022 emerge che i rischi cyber sono la maggiore preoccupazione per le aziende a livello globale.
Con il mondo che entra nel terzo anno della pandemia, non è il Covid bensì i rischi legati al clima, le crescenti fratture sociali e il cyber risk in cima alle preoccupazioni del mondo. A dirlo è il Global Risks Report 2022 del World Economic Forum.
Il 2021 ha registrato una contrazione dei prezzi Rc Auto dell’11,2%, con un Dicembre che registra un prezzo medio di 334,3 euro, in calo dello 0,3% rispetto a Novembre, segnando un nuovo minimo storico.
Il 2021 è stato contrassegnato da una graduale ma robusta ripresa economica dopo il blackout dell’anno precedente causato dal Covid-19. Un andamento che ha contribuito al deciso aumento delle richieste di prestito da parte delle famiglie italiane per sostenere consumi e progetti di spesa, anche grazie alle misure di politica monetaria e fiscale adottate.
Le aziende italiane dimostrano ampia conoscenza del rischio cyber ma risultano ancora impreparate nell’adozione di piani di risk mitigation, nella promozione di progetti di formazione interna e nell’investimento dei budget aziendali. Allo stesso tempo, l’errore umano risulta il fattore principale di vulnerabilità degli attacchi e le polizze assicurative per i rischi cyber sono ancora poco conosciute.
La pandemia ha visto la maggior parte delle imprese online (61%, in Italia il 67%) accelerare i loro piani per aggiornare il checkout come risultato diretto del cambiamento delle preferenze di pagamento da parte dei consumatori (65%) e dei clienti che chiedono più opzioni di pagamento (52%, in Italia questa esigenza sale al 61%).
“Viviamo in un mondo in cui le persone alternano continuamente l’uso di canali d’acquisto digitali e fisici, rendendo i percorsi lineari una reliquia del passato. Ma siamo anche entrati in una fase in cui i consumatori sono più cauti nel consentire l’acquisizione dei propri dati personali, pur aspettandosi un’esperienza d’acquisto su misura. Questo panorama ha portato le aziende a ripensare al mix di talenti e competenze necessario per soddisfare le nuove aspettative dei consumatori”.
I membri del consiglio di amministrazione e i dirigenti d’azienda possono essere ritenuti responsabili di una gamma crescente di scenari. L’odierna volatilità del mercato, la sempre maggiore minaccia di bolle speculative e inflazione, la prospettiva di un aumento elle insolvenze dovute alla pandemia, insieme alla grande attenzione alle performance ambientali, sociali e di governance (ESG) delle aziende e l’urgenza di una robusta resilienza informatica sono rischi chiave che amministratori e dirigenti (D&O) dovrebbero prendere in considerazione nel 2022.