I salari più alti in ruoli commerciali, legali e nell’ingegneria, i più bassi nel customer service e nell’amministrazione
I giovani italiani che affrontano il mercato del lavoro con una laurea magistrale o un dottorato, percepiscono al primo impiego uno stipendio massimo di circa €32.637, il 33% in più rispetto a chi ha concluso la propria carriera scolastica con un diploma (€24.569).
È uno dei dati significativi che emergono dall’ultimo Starting Salaries Report di Willis Towers Watson - società leader a livello globale nella consulenza, nel brokeraggio e nell’offerta di soluzioni alle imprese e alle istituzioni - che analizza le retribuzioni offerte ai neolaureati in 33 paesi di tutto il mondo, mettendoli in relazione non solo ai diversi livelli di scolarizzazione ma anche agli ambiti di attività.
Se in Italia, come prevedibile, il livello della retribuzione sale di pari passo con quello dell’istruzione, il report evidenzia alcune diseguaglianze, a parità di scolarizzazione, tra le diverse funzioni. I ruoli più remunerativi per i neolaureati si dimostrano quelli commerciali con uno stipendio massimo di €33.694, seguiti da quelli in ambito legale (€33.139) e nell’ingegneria (€33.108). Quelli meno pagati, con un divario non molto significativo, sono relativi ad attività di customer service e supporto tecnico (€32.074) e nell’amministrazione e finanza (€32.287).
Rodolfo Monni, responsabile indagini retributive di Willis Towers Watson Italia, commentando i dati ha dichiarato: “Rispetto agli altri paesi europei con un’economia comparabile, l’Italia è in affanno. Un neolaureato tedesco può raggiungere €54.351 l’anno, il 66% in più di un collega italiano, un francese €43.325 (+25%). Sui livelli dell’Italia si attesta invece la Spagna con un salario massimo di €30.598”
“Anche le prospettive di crescita a breve termine – ha aggiunto - non sono rassicuranti. Dopo due anni di lavoro, un laureato italiano vede aumentare la sua retribuzione fissa di circa il 10%, rispetto al 20% di Francia e Germania e al 25% di Spagna e Regno Unito”.