Quasi la metà delle organizzazioni ha accresciuto il proprio interesse sulla copertura del rischio pandemico in risposta al Covid-19, mentre il 34% ha aumentato le proprie attenzioni sui rischi di bassa probabilità e grande impatto, ha rilevato un report di Risk & Insurance Management Society Inc (RIMS).
Circa il 22% delle imprese ha aumentato le risorse allocate per l’enterprise risk management, come conseguenza delle nuove sfide portate dalla pandemia, facendo segnare un crescente apprezzamento verso l’attività di risk management, secondo quanto si legge nell’edizione 2021 dello studio “Enterprise Risk Management Benchmark”, da poco presentato da RIMS.
Il Covid-19 ha mutato la governance dell’attività di risk management secondo il 20% degli intervistati, sia attraverso l’adozione di una nuova leadership, sia a livello di comitato di sorveglianza e di board-level oversight
“La pandemia di Covid-19 ha innescato sia una maggiore attività di controllo, sia una maggiore visibilità del risk management, in quanto ha evidenziato le interdipendenze del rischio in tutto l’ecosistema delle organizzazioni”, afferma lo studio.
Oltre il 50% dei programmi di Enterprise Risk Management (ERM) hanno spostato il proprio focus su salute, sicurezza e continuità aziendale in risposta all’esplosione dell’emergenza pandemica. Circa il 98% delle organizzazioni ha un ERM completamente o parzialmente integrato, il 26% in più rispetto al 2017.
Circa il 76% dei consigli di amministrazione senior trova il modo di tradurre le informazioni ERM in decisioni aziendali
“L’enterprise risk management è ormai diventata a tutti gli effetti una disciplina aziendale. Detto questo, resta ancora del lavoro da fare per rendere l’ERM completamente integrato, agile e proattivo ”, si legge nello studio, realizzato sulla base di due diversi sondaggi svolti via web tra fine luglio a metà settembre 2020, coinvolgendo professionisti del risk management operanti in 15 diversi settori produttivi.