L’Ania non nasconde la propria insoddisfazione sul disegno di legge che vuole modificare due norme del Codice delle Assicurazioni (art. 132-ter in materia di scontistica obbligatoria e agevolazione su base territoriale; art. 134 in materia di attestato di rischio) che sono già state al centro di una complessa e faticosa riforma nell’ambito della Legge per il mercato e la concorrenza del 2017 (l. 124/2017).
Nel corso di una audizione tenuta sull’argomento presso la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Umberto Guidoni, direttore business di Ania, ha spiegato alcuni elementi chiave in questa prospettiva: il gap tra il premio medio italiano e quello europeo si è notevolmente ridotto, dai 213 euro della media 2008-2012 ai 72 euro del 2018; il premio medio italiano e diminuito del 28,6% da marzo 2012 a giugno 2019, raggiungendo il valore medio di 405 euro; il gap tra le province italiane si e ridotto di oltre il 40% per effetto della concorrenza e della tecnologia, malgrado la frequenza sinistri in alcune zone si mantenga su livelli quasi doppi rispetto alla media nazionale.
Guidoni ha sottolineato che il contenuto attuale delle due previsioni, in particolare dell’art. 132-ter “Sconti obbligatori”, è stato il frutto di una lunga e approfondita riflessione da parte del legislatore, volta a contemperare la sostenibilità dei prezzi Rc Auto con la progressiva riduzione delle differenze territoriali nelle zone a più alta rischiosità (e quindi con prezzo Rc Auto più alto), tramite utilizzo delle scatole nere nei contratti Rc Auto.
Guidoni ha concluso sostenendo che il disegno di legge in esame rischia di compromettere l’equilibrio raggiunto dalle norme emanate alla fine dell’iter legislativo sopra ricordato, e che sono in linea con la normativa nazionale e comunitaria, provocando addirittura effetti antitetici agli obiettivi che l'estensore del provvedimento si è prefissato.