
Allianz ha presentato l’edizione 2020 del “Global Insurance Report”, condotto dal team Allianz Research. Secondo lo studio, l’industria assicurativa globale ha iniziato il 2020 in ottima forma; nel 2019, infatti, i premi sono aumentati del 4,4% mettendo a segno la crescita più consistente degli ultimi quattro anni. L’aumento è stato trainato dal Vita, con un incremento del 4,4% rispetto al 2018, in un contesto nel quale da un lato la Cina ha superato la “battuta d'arresto” registrata nel 2018 per effetto della stretta regolamentare decisa dalle autorità di controllo, e dall’altro i mercati maturi hanno affrontato il contesto caratterizzato dai bassi tassi d'interesse.
Nei Danni lo sviluppo è stato del 4,3%, in calo rispetto al 5,4% del 2018, determinando – per la prima volta dal 2015 – una crescita del Vita superiore ai Danni, anche se per un margine molto contenuto. Nel 2019 la raccolta premi globale è stata pari a 3.906 miliardi di euro, di cui 2.399 miliardi di euro nel Vita e 1.507 miliardi di euro nei Danni.
La pandemia Covid-19 ha successivamente bloccato l’economia mondiale. L’improvviso arresto dell’attività economica in tutto il globo avrà un impatto negativo anche sulla domanda assicurativa: le proiezioni di Allianz indicano che la raccolta premi globale dovrebbe ridursi nel 2020 del 3,8%, con il Vita probabilmente più colpito rispetto ai Danni, in contrazione rispettivamente del -4,4% e del -2,9%. Secondo lo studio, l’impatto della pandemia sarà tre volte più forte rispetto agli effetti della crisi finanziaria globale del 2007-2009, quando la raccolta premi globale diminuì dell’1,0%. Rispetto al trend di crescita pre-Covid-19, la pandemia comporterà una riduzione della raccolta premi globale di circa 360 miliardi di euro, di cui 250 miliardi di euro nel Vita e 110 miliardi di euro nei Danni.
Ludovic Subran, Chief Economist di Allianz, ha commentato: “Il 2020 è andato perduto a causa del virus, non c’è dubbio. Più interessante è la domanda su cosa dobbiamo attenderci dopo il Covid-19. In sostanza, vediamo tre tendenze, già in atto in precedenza, che nei prossimi anni accelereranno: la digitalizzazione dei modelli di business, il ruolo cruciale dei mercati dell’Asia e la crescente importanza della sostenibilità e dei criteri ESG (Environmental, Social and Governance). Mentre i player asiatici sono leader nelle tecnologie, i paesi europei sono in vantaggio sulle tematiche ESG. Ma il predominio nel business assicurativo globale sarà deciso in Asia. Le famiglie asiatiche emergeranno come consumatori di coperture assicurative di ultima istanza, facendo da traino alla domanda assicurativa globale”.
Allianz evidenzia come l’Europa Occidentale abbia registrato uno sviluppo del 4,3% nel 2019, migliore rispetto al 3,8% dell’anno precedente. Entrambi i comparti Vita e Danni hanno contribuito all'aumento della raccolta: il Vita ha registrato una forte crescita del 5,1% - superando la soglia del 5% per la seconda volta dalla grande crisi finanziaria del 2007-2009 - mentre i premi Danni sono saliti del 2,5%, in calo rispetto al 3,5% del 2018. I premi totali in Europa Occidentale hanno raggiunto 1.063 miliardi di euro nel 2019, quasi tre quarti dei quali raccolti nelle “Big Four” Italia, Francia, Germania e Regno Unito.
Il 2020 sarà comunque un anno di sfide impegnative: la raccolta premi totale in Europa dovrebbe diminuire del 4,7%, con una contrazione del 4,8% nel Vita e del 4,5% nei Danni, a testimonianza del fatto che l’Europa è una delle regioni più colpite al mondo dalla pandemia. Le attese a lungo termine sono però più rosee: le previsioni di Allianz indicano che la regione tornerà a crescere nel 2021 ritornando ai livelli pre-pandemia nel 2022. Fino al 2030, l’Europa vedrà crescere i premi assicurativi a un tasso medio annuo del 2,2%, un po’ al di sopra della velocità media del decennio precedente, con trend di sviluppo più o meno alla stessa velocità nel Vita e nei Danni.
Per quanto riguarda l’Italia, il mercato assicurativo è cresciuto del 2,1% nel 2019, rispetto al 2,7% dell'anno precedente. La crescita principale è stata quella registrata nel Vita - che rappresenta più di tre quarti della raccolta totale di mercato - con un incremento del 2,7%. I premi Danni, invece, sono rimasti più o meno stagnanti (0,4%), un trend in calo rispetto all’1,9% del 2018. Secondo lo studio di Allianz, il 2020 sarà caratterizzato da importanti sfide, con una contrazione attesa sui premi totali del 4,8%, a -4,8% nel Vita e - 4,7% nei Danni, in linea con l’impatto della pandemia negli altri mercati europei. Dopo la marcata contrazione di quest’anno, le previsioni sono di una tiepida ripresa nel 2021, con una crescita attesa dell'1,6% e un recupero dei volumi dei premi sui livelli pre-Covid soltanto nel 2023.
Le previsioni di medio-lungo periodo di Allianz indicano per il decennio 2020-2030 un tasso annuo di crescita composto dei premi totali pari all’1,6% annuo, inferiore alla media europea, con una incidenza dei premi pro-capite sul PIL stabile nei Danni all’1,8% e nel Vita attorno al 6%, entrambi livelli inferiori a quelli pre-pandemia.