
Allianz ha registrato un utile netto nel quarto trimestre, tornando in terreno positivo dopo le considerevoli spese sostenute per via dello scandalo dei fondi statunitensi, che ha portato a un patteggiamento da 6 miliardi di dollari con le autorità statunitensi a maggio.
Il trimestre chiuso a fine dicembre ha visto infatti un utile netto di 2,007 miliardi di euro, a fronte della perdita di 292 milioni di euro dell’anno precedente.
Allianz ha beneficiato dalla solidità delle proprie attività assicurative nel ramo vita e danni, grazie a un margine di investimento più elevato, mentre la divisione di asset management ha registrato un calo dei ricavi e delle commissioni.
Su base annua, Allianz ha chiuso il 2022 con un utile netto in crescita del 2% a 6,74 miliardi di euro, nonostante il peso delle calamità naturali e una performance deludente nel risparmio gestito.
L’utile operativo di 14,16 miliardi (+6%), ha registrato un record storico, grazie ai rami danni e malattie-vita.
Allianz conta su una performance operativa stabile per il 2023.
I ricavi hanno raggiunto quota 152,7 miliardi di euro, salendo del 2,8% rispetto all’anno precedente, con i ricavi da ramo danni a 70 miliardi (+12%). Hanno brillato in particolare le controllate viaggi Allianz Partners e rischi industriali (AGCS).
Nel risparmio gestito, scosso da un contenzioso americano del 2021 con una sanzione di quasi 6 miliardi di dollari, i fondi gestiti per conto terzi si sono ridotti di 331 miliardi a 1,635 miliardi.
Nel Ramo Danni, i rimborsi relativi a grandi calamità naturali, in particolare in Europa e Australia, sono stati pari a 1,73 miliardi, 90 milioni in più su anno.
Il combined ratio si attesta al 94,2%, contro il 93,8% del 2021.